Blitz degli studenti contro Elon Musk: occupato il negozio di Tesla in piazza Gae Aulenti a Milano

Questa mattina gli studenti di alcuni collettivi hanno occupato il negozio di Tesla in piazza Gae Aulenti a Milano indossando maschere di Elon Musk. I ragazzi hanno protestato contro l’appoggio di Israele nella guerra in Palestina e contro lo sfruttamento dell’ambiente e dei lavoratori nelle fabbriche Tesla.
A cura di Alice De Luca
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Il negozio di Tesla occupato dagli studenti dei collettivi (fonte: Instagram @ccs_riot_maker)
Il negozio di Tesla occupato dagli studenti dei collettivi (fonte: Instagram @ccs_riot_maker)

Questa mattina i ragazzi del Coordinamento dei Collettivi Studenteschi (Ccs) di Milano e provincia ha occupato il negozio di Tesla di Piazza Gae Aulenti indossando maschere con la faccia di Elon Musk e al grido di "People before profit", le persone prima del profitto. I manifestanti hanno sparso finte banconote "insanguinate" macchiate di rosso e portato nel negozio sacchi della spazzatura con disegnato il segno del dollaro. Hanno poi esposto alcuni cartelli con scritto "800 miliardi non alla guerra ma per infrastrutture scolastiche, centri antiviolenza, sanità pubblica, educazione sessuale, transizione ecologica". Il riferimento è al piano di riarmo dell'Unione Europea dal costo stimato, appunto, di 800 miliardi.

"Elon Musk è l’uomo più ricco del mondo – ha scritto il collettivo di studenti sulla sua pagina Facebook – non che un esponente del governo degli Stati Uniti d’America capeggiato da Trump. Gli Stati Uniti sono i primi armatori dello stato di Israele, i primi promotori e artefici del genocidio del popolo Palestinese, dei bombardamenti a tappeto in Yemen, Syria, Libano e non solo".

(fonte: Instagram @ccs_riot_maker)
(fonte: Instagram @ccs_riot_maker)

Nel comunicato diffuso attraverso i loro canali social, il coordinamento dei collettivi ha spiegato anche le ragioni della protesta: "Elon Musk si schiera apertamente a favore del genocidio in Palestina, fornendo finanziamenti economici e supporto militare all'esercito sionista tramite la sua azienda Starlink. Elon Musk tramite i suoi social fa propaganda e censura: ha giurato guerra alla verità, provando a trascinarci nel suo mondo di follia e illusioni, parlando di re-migrazione, lotta al fantomatico gender ed espansione coloniale degli Stati Uniti, dando spazio a razzismo, suprematismo bianco e transfobia".

Tra le ragioni del blitz, anche la motivazione socio-ecologica: "Tesla propone una facciata green alla mobilità privata. Ma la loro ‘innovazionei è frutto della devastazione neocoloniale con cui estraggono litio e Coltan, da paesi che distruggono completamente. Le auto elettriche di Tesla sono possibili solo sfruttando il lavoro minorile in Congo, solo inquinando le acque della Bolivia".

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