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Blitz animalista contro Blanco nel suo paese: è polemica sul cane blu nel video de “L’isola delle rose”

Non c’è pace per Riccardo Fabbriconi, in arte Blanco. “Blanco, gli animali non sono oggetti”, recita infatti lo striscione appeso sulle ringhiere esterne del municipio di Calvagese della Riviera (Brescia), prontamente rimosso dalla polizia.
A cura di Francesca Del Boca
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Non c'è pace per Blanco. Dopo la performance distruttiva sul palco di Sanremo, in cui ha preso a calci delle rose e distrutto l'intera scenografia che accompagnava l'esibizione, ci si mettono anche i membri di Centopercentoanimalisti. Ovvero il gruppo di animalisti militanti (e di sospette simpatie nell'estrema destra, seppure smentite dai diretti interessati) che ha organizzato un blitz notturno di protesta a Calvagese della Riviera (Brescia) per attaccare proprio il suo abitante più celebre, al secolo Riccardo Fabbriconi, classe 2003.

Il centro della polemica? Stavolta, uno dei protagonisti del videoclip ufficiale de "L'Isola delle rose", l'ultimo singolo presentato a Sanremo: un cane lupo blu.

"Blanco, gli animali non sono oggetti", recita infatti lo striscione appeso sulle ringhiere esterne del municipio, prontamente rimosso dalla polizia.

Lo striscione contro Blanco a Calvagese della Riviera

"Un cane tinto veramente di blu. Non un effetto scenografico, ma un animale col mantello dipinto di quel colore", le parole del gruppo animalista per giustificare l'azione di protesta. "La mania di colorare gli animali non è nuova, ma non è certo da incoraggiare. Anche quando il colore non è tossico, comporta comunque fastidio e disturbo per l'animale, sia per l'odore sia per l'effetto visivo.

E ancora. "Non ci interessa discutere sulle qualità artistiche di Blanco, né sulla performance delle rose di Sanremo, per cui è diventato protagonista "bucando" lo schermo. Gli animali non sono oggetti da sfruttare a scopi propagandistici e commerciali, vanno amati e rispettati. Blanco ammetta l'errore fatto in quel video, dimostri di non essere un contenitore vuoto manovrato dai suoi manager".

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