Blitz della polizia al campo nomadi: fermate alcune presunte borseggiatrici
È scattato il blitz al campo nomadi di via Monte Bisbino, periferia milanese al confine con Bollate, all'alba di martedì 9 maggio. Bilancio finale: trenta allacci clandestini staccati dai tecnici di Unareti, e quattro uomini e due donne finiti in questura per accertamenti sulla loro posizione.
Il blitz al campo nomadi delle borseggiatrici
L'operazione è stata coordinata dal questore di Milano Giuseppe Petronzi, con l'impiego del commissariato Quarto Oggiaro, degli agenti del III reparto mobile e del Reparto prevenzione crimine, delle unità cinofile dell’Ufficio prevenzione generale, della squadra Mobile e della Polizia Locale.
L'insediamento di via Monte Bisbino è conosciuto per essere una storica base delle borseggiatrici di origine rom che da tempo, continuamente denunciate da video e post di cittadini, si muovono tra i vagoni delle metropolitane e dei mezzi pubblici, così come tra le vie più gettonate dal turismo internazionale. Una vicenda che, nel tempo, ha fomentato tensioni – e un clima sempre più acceso di giustizia fai-da-te, che ha visto purtroppo accadere anche veri e propri episodi di aggressioni.
L'aggressione al 34enne che filmava le borseggiatrici
Il più eclatante, quello avvenuto ad aprile ai danni del 34enne Matthia Pezzoni, sostenitore della Lega e presidente del "Comitato Sicurezza per Milano", nato pochi mesi fa su iniziativa della pagina Instagram MilanoBellaDaDio: mentre stava filmando alcune presunte borseggiatrici, riprendendole e mostrandole in diretta agli utenti social, è stato aggredito con pugni al volto da tre donne e un minorenne.
Una di loro, ieri pomeriggio, è stata identificata durante un controllo di polizia. Dopo aver assistito a un furto in Galleria, ai danni di una turista di 27 anni, sono stati fermati due uomini intorno ai 30 anni e una ragazza di 20 anni: quest'ultima, in seguito, è risultata essere proprio una delle autrici dell'aggressione al videomaker-giustiziere.