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Blackout a Milano, Unareti avverte: “Ne possono accadere altri in qualsiasi zona della città”

I blackout stanno colpendo la città di Milano per via del gran caldo. Unareti, la società che gestisce la rete elettrica, avverte che potrebbe accadere in qualsiasi area della città. Tuttavia, ci sono alcuni accorgimenti che potremmo adottare.
A cura di Enrico Spaccini
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Il centro di Milano durante il blackout (foto da Twitter)
Il centro di Milano durante il blackout (foto da Twitter)

Chissà se tra poco i cittadini di Milano dovranno girare per la città con un ventaglio in legno o con una candela in mano. In realtà, non sarebbe uno scenario nemmeno così fantasioso.

Il grande caldo sta costringendo uffici e condomini ad accendere sempre più spesso i condizionatori. Questo comporta una richiesta di energia che, evidentemente, la rete elettrica milanese non riesce a sostenere.

E allora ecco che arrivano i blackout. Forse, però, le contromisure potrebbero non dover ricorrere a strumenti inventati ben prima della seconda rivoluzione industriale.

"I guasti si possono verificare in qualsiasi area della città"

La società che gestisce la distribuzione dell'energia elettrica, e anche del gas, a Milano è Unareti. Non nasconde che negli ultimi giorni si sono registrati un numero di interruzioni di corrente anomalo. Cosa che è già accaduta un anno esatto fa.

In una nota, fa sapere che il motivo è proprio la richiesta a cui non riescono più a rispondere. "Un incremento del 25 per cento rispetto alla settimana scorsa", dice confermando che un altro disservizio è in corso in zona Bovisa: "I guasti si possono verificare in qualsiasi area della città".

Le piccole buone pratiche

Dobbiamo quindi rassegnarci al caldo? Non necessariamente. La stessa Unareti consiglia alcune strategie da adottare se vogliamo evitare di rimanere al buio ancora, e ancora, nei prossimi giorni.

Parla di una "campagna per l'uso consapevole dell'energia". Questa consiste, innanzitutto, nell'usare gli impianti di condizionamento con porte e finestre chiuse, con il sistema di deumidificazione attivato e, se possibile, "non andrebbero impostati ad una temperatura inferiore a 27 gradi".

In più, se si ha la necessità di usare elettrodomestici come lavatrici o lavastoviglie, i cosiddetti "energivori", sarebbe meglio avviarli "durante le ore notturne quando è minore la richiesta di potenza elettrica".

Niente di nuovo, quindi. Piccole buone pratiche che andrebbero messe in atto sempre, come quella di spegnere tv e apparecchi simili "senza mantenerli in stand-by".

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