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Bimbi ustionati all’asilo, chiesta l’archiviazione per don Luca ma le famiglie si oppongono

La Procura ha chiesto l’archiviazione per don Luca Guerinoni. Parroco di Osio Sopra e responsabile legale dell’asilo San Zeno, non era presente nel momento in cui un genitore ha gettato il bioetanolo sul falò provocando una fiammata. Cinque bambini ne sono usciti ustionati, due particolarmente gravi. A opporsi alla richiesta del pm, proprio i genitori di Elisa e Alessandro.
A cura di Enrico Spaccini
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La pm Silvia Marchina ha chiesto l'archiviazione per don Luca Guerinoni, il parroco di Osio Sopra e legale rappresentante della locale scuola dell'infanzia di San Zeno. Nel giardino di quell'asilo, lo scorso 30 maggio, alcuni bambini insieme ai loro genitori si erano seduti attorno a un falò per arrostire delle caramelle gommose. Visto che il fuoco non ardeva abbastanza, uno degli adulti ha tirato fuori un flacone di bioetanolo e lo ha gettato tra la legna.

L'opposizione delle famiglie dei bambini e la tesi della Procura

La fiamma che è divampata subito dopo ha investito cinque dei piccoli presenti, provocando gravi ustioni in particolare su due di loro: Elisa e Alessandro. Supportati dal proprio avvocato, Danilo Delia, i genitori dei due bambini di 4 anni si sono opposti alla richiesta di archiviazione soprattutto per le conseguenze riportate: "Elisa è in ospedale e ci rimarrà per altri 6 mesi", ha spiegato il legale, "entra ed esce dalla terapia intensiva, ha ustioni sul 70 per cento del corpo. Alessandro deve sottoporsi a medicazioni dolorosissime e non è più tornato a scuola".

La Procura, invece, sostiene che don Luca non abbia responsabilità per quanto accaduto. È vero che è lui il rappresentante legale della scuola, ma quella mattina non era presente attorno a quel falò. Inoltre, non sapeva nulla di quell'attività. Ora sarà compito del giudice per le indagini preliminari decidere se accogliere o meno la richiesta di archiviazione.

L'imminente chiusura delle indagini

Nel frattempo, i Ris di Parma hanno concluso i loro approfondimenti e presto le indagini potrebbero chiudersi. Gli altri tre indagati, ovvero il genitore che ha spruzzato il bioetanolo sul falò provocando la fiammata, la maestra della classe dei bimbi ustionati e la coordinatrice didattica dell'istituto, sono stati ascoltati dagli inquirenti.

Le ultime due, in particolare, hanno più volte affermato di non aver partecipato attivamente all'attività del falò. Ma anzi, non sapevano nemmeno che un genitore avesse portato all'interno della scuola l'etanolo, dato che il falò non era stato autorizzato. Tuttavia, le autorità sostengono che non potevano non sapere visto che erano lì quando è successo.

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