Bimbi malati per la muffa e anziani con metà casa inagibile: cosa vuol dire vivere nelle case popolari a Milano

Muffa e infiltrazioni d’acqua hanno reso invivibili alcuni alloggi popolari gestiti dal Comune di Milano: i residenti protestano e chiedono soluzioni.
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Quando i vigili a novembre 2023 sono andati in via Satta, Quarto Oggiaro, nell'abitazione di Emilia Cremagnani, 96 anni, hanno trovato una macchia di due metri quadrati nella camera da letto tra il muro e il solaio: un'infiltrazione d'acqua. Nella relazione si parla di un intervento in tempi rapidi per rimuovere la muffa e controllare tetto e grondaia.

Tanto rapidi che sette mesi dopo la situazione è peggiorata: le infiltrazioni dal tetto hanno portato la muffa e ora la signora Emilia dorme all'ingresso del suo appartamento con due stanze fuori uso, praticamente sigillate e con le finestre sempre aperte perché l'aria è irrespirabile.

In attesa dell'intervento di MM, la società del Comune di Milano che gestisce una parte delle case popolari in città, come quella della signora Emilia, l'anziana donna continua a pagare l'affitto che sarebbe anche aumentato.

Muffa e stanze inagibili

Siamo andati nell'appartamento accompagnati da una vicina di casa della signora Emilia, Giovanna Losapio, che l'aiuta gratuitamente e che aveva chiamato i vigili nel novembre 2023: "È una cosa a cui una persona non ci può credere che stiamo vivendo in una situazione così drammatica, è scandaloso, non sono più vivibili queste case", si sfoga Losapio. Le due stanze sono ostaggio della muffa, ci sono macchie su tutte le pareti, con una chiazza verde che risalta tra le altre. Ci sono teli da plastica ovunque e secchi perché, quando piove per giorni, l'acqua torna a cadere nell'appartamento.

"Cosa devo fare? Non si muove nessuno" racconta a Fanpage.it la signora Emilia, "vuol vedere che mi tocca stare qui? magari ancora tutto l'inverno che viene giù l'acqua in camera".

Nello stesso stabile si contano almeno un appartamento murato e due da anni in fase di ristrutturazione, mentre la signora Emilia vive da mesi in un ambiente insalubre. La stessa ATS di Milano, in un documento che abbiamo visionato, afferma che se l'intervento di manutenzione non dovesse risolvere il problema della muffa, l'alloggio dovrà ritenersi antigenico.

"Mia figlia di tre anni non può vivere qui"

Sempre in via Satta, in un altro civico, incontriamo Raissa Maiolo: ha tre figli e la più piccola di tre anni e mezzo ha problemi respiratori. In una visita all'ospedale pediatrico Buzzi di Milano "si consiglia un ambiente domestico senza fattori di rischio per sensibilizzazione allergica come la presenza di muffa".

Ma come ci fa vedere Raissa la muffa è ovunque: "è il terzo letto che cambio a mio figlio, guarda le macchie di muffa" ci mostra girando il letto. Raissa ha provato a tamponare dove possibile, con schiuma e piccoli interventi. Ma la situazione non cambia: "tolgo i panni dall'asciugatrice e si bagnano".

"Non posso vivere con la muffa con mia figlia, guarda mia figlia quando dorme" e ci mostra un video dove la piccola respira di notte con affanno, rantolando. La casa è piccola e vivono in quattro, Raissa dorme con la figlia mentre i due figli maschi adolescenti condividono una piccola stanza.

Non bastasse il problema del poco spazio si è aggiunta anche la muffa.

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