Bimba morta a 9 mesi dopo le dimissioni dall’ospedale, la mamma: “Dicevano di non allarmarmi”
"La temperatura non scendeva più, era a 40. I medici dicevano di non allarmarmi: Signora, lei si preoccupa troppo. È una semplice febbre da curare con la Tachipirina". Sono le parole della mamma di K. L., la bambina di 9 mesi morta venerdì scorso nella sua casa di San Fiorano (Lodi) poche ore dopo le dimissioni dal vicino Pronto soccorso di Piacenza, dove i genitori l'avevano portata a seguito di alcuni problemi respiratori.
"È stato un controllo rapido, il dottore ha visitato mia figlia dopo tre ore", racconta adesso la mamma Catella De Martino a Corsera. Con il marito Abdelmajid Masrour, 50 anni, saldatore, hanno altri quattro figli: il più grande ha solo 9 anni. "Mi dicevano di attendere, e sbagliando mi sono fidata. Io avevo la bambina in braccio, cercavo di consolarla perché piangeva e vomitava". Poi la situazione precipita: nonostante le pratiche di rianimazione e la corsa al Pronto soccorso di Codogno, il cuore della bambina ha smesso di battere nella mattinata del 29 marzo.
A stabilire la verità saranno le indagini della Procura di Lodi, che ha disposto l'autopsia affidata al medico legale di Pavia. Anche la direzione dell’ospedale di Piacenza, attraverso una nota, si è detta a disposizione della magistratura e profondamente vicina alla famiglia, chiarendo però che da "una prima verifica interna sul caso" non sarebbero emersi per il momento "riscontri di rilievo". Il sindaco di San Fiorano Mario Ghidelli, intanto, sta valutando anche un eventuale momento di lutto cittadino per la morte della piccola K.L., che ha profondamente scosso l'intera comunità del Lodigiano.