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Bimba di nove mesi presa a calci e pugni dal patrigno: condannato a 9 anni per tentato omicidio

È stato condannato a nove anni e otto mesi l’uomo che nel 2022 ha picchiato la figlia della compagna. L’uomo è stato condannato per tentato omicidio.
A cura di Ilaria Quattrone
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Immagine di repertorio
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Nella giornata di oggi, lunedì 2 ottobre, è stato condannato a nove anni e otto mesi di reclusione Mario Franchini, l'uomo accusato di aver picchiato la bambina di nove mesi dell'allora compagna. La sentenza è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pavia Pasquale Villani. Franchini è stato condannato per tentato omicidio.

La piccola aveva riportato un trauma cranico

Originario della provincia di Taranto, l'uomo avrebbe picchiato la bimba il primo ottobre 2022 in un appartamento di Casarile, che si trova nella provincia di Milano. La piccola aveva riportato diverse ferite e un trauma cranico. All'epoca dei fatti, sulla base di quanto ricostruito dagli inquirenti, l'uomo era rimasto solo con la bimba mentre la mamma era a lavoro.

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Proprio lei, non riuscendosi a mettersi in contatto con il compagno, aveva chiesto alla mamma e nonna della bimba di andare a controllare a casa. La nonna aveva trovato la nipote con una ferita alla testa e aveva chiamato i soccorsi. L'uomo, in un primo momento, aveva affermato che bimba era caduta dal fasciatoio. Una volta sottoposto a fermo, aveva confessato di aver colpito la piccola che piangeva.

La Procura aveva chiesto una condanna a otto anni

È stato subito portato in carcere dove si trova ancora oggi. Ha poi scelto il rito abbreviato. Ha rilasciato alcune dichiarazioni spontanee in cui ha affermato di essere dispiaciuto e di essersi sempre occupato della bambina.

La Procura aveva chiesto 8 anni, ma il giudice ha deciso per nove anni e otto mesi di carcere. Ha stabilito il versamento di un risarcimento provvisorio di centomila euro per la piccola e trentamila per la mamma. Il risarcimento totale sarà poi stabilito in sede civile.

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