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Bimba di due anni uccisa a Cisliano, la madre portata in carcere a Milano

La donna di 41 anni accusata di aver ucciso la figlia di appena due anni a Cisliano, nel Milanese, è stata trasferita nel carcere di San Vittore a Milano. Patrizia Coluzzi, dopo la scoperta del delitto nella notte tra domenica e lunedì, era stata ricoverata sotto choc all’ospedale di Magenta. Oggi sarà eseguita l’autopsia sul corpo di Edith, la figlia della donna: “Scusa piccola ma non potevo permettere che restassi nelle sue mani da sola”, reciterebbe uno dei messaggi trovati nell’appartamento e rivolti al marito e padre della bimba, da cui la donna si stava separando.
A cura di Francesco Loiacono
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Patrizia Coluzzi con la figlia Edith
Patrizia Coluzzi con la figlia Edith

Patrizia Coluzzi, la donna di 41 anni accusata di aver ucciso la figlia di appena due anni, è stata trasferita nel carcere di San Vittore a Milano. Subito dopo la tragedia, scoperta nella notte tra domenica e lunedì in un appartamento di Cisliano, nel Milanese, la donna era stata ricoverata all'ospedale di Magenta: i carabinieri avevano infatti trovato la madre in stato di choc accanto al cadavere della figlia. La donna aveva lievi ferite auto inferte, che all'inizio avevano lasciato ipotizzare che avesse tentato il suicidio. Dopo le prime risultanze degli investigatori sul luogo della tragedia, la procura di Pavia ha emesso nei suoi confronti un decreto di fermo con l'accusa di omicidio volontario. Oggi il trasferimento in carcere, dove la donna sarà interrogata già in giornata o domani.

Oggi l'autopsia sul corpo di Edith, la figlia di due anni

Sarà invece effettuata oggi l'autopsia sul corpo di Edith, la bimba di due anni trovata morta in casa. Non è ancora chiara la causa del decesso: il medico legale non avrebbe trovato evidenti segni di violenza sul corpo della piccola, tanto che in un primo momento i carabinieri del Comando provinciale di Milano avevano comunicato di non aver preso alcun provvedimento nei confronti della madre, comunque piantonata in ospedale.

Ci sarebbero però diversi messaggi scritti dalla donna, e trovati in casa, che lascerebbero ipotizzare un suo coinvolgimento nella morte della figlia: "Scusa piccola ma non potevo permettere che restassi nelle sue mani da sola", reciterebbe uno dei messaggi. La persona citata nel testo sarebbe il secondo marito della donna, con cui il rapporto era ormai ai ferri corti e che la scorsa settimana aveva chiesto la separazione. Tra moglie e marito i rapporti erano tesi: la donna aveva presentato tre denunce per maltrattamenti, ma il marito aveva risposto con una denuncia per calunnia. Nella notte tra domenica e lunedì Patrizia ha scritto un drammatico messaggio all'uomo: "Chiama la polizia, Edith non c'è più". L'uomo ha avvertito le forze dell'ordine, che hanno scoperto un orrendo delitto su cui le indagini dovranno fare luce.

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