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Bimba di 9 mesi morta dopo le dimissioni dall’ospedale, l’autopsia: è deceduta per setticemia

L’autopsia effettuata dall’istituto di Medicina legale di Pavia ha stabilito che la bambina di 9 mesi trovata morta in casa nel Lodigiano è deceduta per una sepsi da meningococco non diagnosticata. La Procura ha sequestrato le cartelle cliniche della padiatra.
A cura di Enrico Spaccini
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È morta per una sepsi da meningococco non diagnosticata, la bimba di 9 mesi trovata senza vita nel suo lettino la mattina del 29 marzo a San Fiorano (in provincia di Lodi). A stabilirlo è stata l'autopsia effettuata dall'istituto di Medicina legale di Pavia su incarico della Procura lodigiana che, nel frattempo, ha aperto un fascicolo contro ignoti con l'ipotesi di reato di omicidio colposo.

La visita al pronto soccorso e il decesso

La notte tra il 28 e il 29 marzo scorso Catella De Martino aveva portato sua figlia, la quinta, al pronto soccorso del Guglielmo da Saliceto di Piacenza. La piccola aveva febbre alta e vomito. "Per oltre tre ore nessuno si era preso cura di noi", ha detto la donna in un'intervista al Corriere della Sera, "alla fine il medico l'aveva visitata, pochi istanti, solo per dirmi di non preoccuparmi e dicendomi di andare a casa".

Le condizioni della bambina di appena 9 mesi, però, sarebbero peggiorate nel corso della notte. L'indomani mattina i suoi genitori l'hanno trovata senza vita nel lettino e si è rivelata inutile la corsa verso l'ospedale di Codogno.

L'autopsia sul corpo della bambina

La Procura di Lodi sta indagando per capire se la morte della bambina era evitabile in qualche modo e se qualcuno ha commesso un errore. La Usl di Piacenza attraverso una nota ha già dichiarato che "dalla cartella clinica non sono mersi riscontri di rilievo". Stando all'autopsia, a provocare il decesso della piccola sarebbe stata una sepsi da meningococco non diagnosticata.

"Mia figlia si sarebbe potuta salvare", continua De Martino, "con un semplice esame del sangue e un antibiotico". Gli inquirenti, intanto, hanno posto sotto sequestro le cartelle cliniche che sono state messe a disposizione dalla pediatra che aveva in cura la bambina.

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