Bimba di 11 anni morta nel lago di Como e trovata dopo 20 ore, il padre: “Aspettava da tempo questa gita”
Una bambina di 11 anni è annegata nel lago di Como lo scorso martedì 15 agosto mentre stava facendo il bagno con le sue due sorelle maggiori e un'amica. La corrente del torrente Meria e il fondale melmoso l'hanno trascinata giù, fino a 20 metri di profondità. Quando i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno riportato in superficie il corpo della ragazzina, suo padre ha avuto un mancamento. "Avevo promesso di portarle al lago", ha detto l'uomo ai soccorritori, "aspettavamo questa gita".
La giornata al lago
La gita era stata programmata per Ferragosto, una giornata da trascorrere al lido attrezzato di Mandello del Lario. Erano circa le 16 del pomeriggio quando la bambina è entrata in acqua con le due sorelle più grandi e un'amica loro coetanea. Un modo per rinfrescarsi, ma che si è trasformato presto in un incubo.
Nessuna delle quattro, infatti, sapeva nuotare. La zona dove si erano immerse è vicina alla foce del torrente Meria e in quella parte del lago il fondale è particolarmente melmoso. Sono sprofondate tutte in pochi istanti.
L'intervento dei presenti e dei sommozzatori
Un ragazzo che nuotava lì vicino si è accorto di quanto stava accadendo. Una volta raggiunto il gruppo, ha portato in salvo le due sorelle più grandi, mentre altri bagnanti sono accorsi aiutando l'amica a tornare a riva. Per la più piccola, però, non c'era più niente da fare, l'acqua l'aveva trascinata via.
In pochi minuti sono arrivati i soccorsi, in particolare le squadre dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Torino, Genova e Milano e un elicottero che si è occupato di sorvolare la zona. Era stato predisposto anche rover per scendere ancora più in profondità.
Il corpo senza vita dell'11enne è stato trovato dopo circa 20 ore di ricerche, nella tarda mattinata del 16 agosto a 30 metri dalla riva. Nata in Italia, era l'ultima figlia di una coppia di origini senegalesi. Aveva perso la madre quando era ancora piccola e di lei e delle sue sorelle se ne occupava il padre, camionista. A settembre avrebbe frequentato la prima media in un piccolo comune nel Lecchese.