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Condannato il bidello che abusava di una bimba di 7 anni, Solange Marchignoli: “Ora dobbiamo pensare a lei”

È stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione l’ex bidello 27enne che a marzo 2022 ha abusato di una bambina di 7 anni. “Ora dobbiamo concentrarci sulla piccola e su quello che sarà il suo futuro”, ha commentato a Fanpage.it l’avvocata Solange Marchignoli.
A cura di Enrico Spaccini
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È stato condannato al massimo della pena l'ex bidello 27enne imputato per violenza sessuale nei confronti di una bambina di 7 anni. L'uomo, che lo scorso 2 ottobre si era dichiarato colpevole davanti al giudice in udienza preliminare, dovrà rimanere in carcere 5 anni e 4 mesi (la condanna era di 12 anni, poi scesa per lo sconto della pena per il rito abbreviato e le attenuanti generiche che gli sono state riconosciute). "Il vento sta cambiando", ha commentato a Fanpage.it l'avvocata Solange Marchignoli che difende la famiglia della vittima, "ora dobbiamo concentrarci sulla bambina e su quello che sarà il suo futuro".

Gli abusi nella cascina della scuola elementare

Gli abusi risalgono a marzo 2022. Il 27enne lavorava come bidello in una scuola elementare gestito da religiose e dormiva in una cascina che ospita una comunità solidale e nella quale si tengono attività connesse all'istituto. Secondo quanto raccontato dalla bambina e poi accertato dagli investigatori, un pomeriggio l'uomo avrebbe attirato la piccola nella sua camera da letto promettendo che le avrebbe mostrato fotografie di sua sorella.

Una volta rimasti soli, però, le avrebbe chiesto di fargli vedere le parti intime. Una volta abbassati i pantaloni, l'avrebbe anche toccata in diverse parti del corpo abusando di lei.

Il racconto della bambina e la denuncia

Solo un mese più tardi la bambina è riuscita a parlare di quanto accaduto quel giorno alla madre. La donna, poi, ne ha parlato con il marito e con il vicepreside dell'istituto scolastico e, infine, ne con il sindaco del paese. È arrivata anche a scrivere una lettera a Papa Francesco: "Il Vaticano mi ha risposto che avrebbero informato gli ordini religiosi di Roma", aveva spiegato a Fanpage.it. Il 6 maggio successivo è stata depositata la denuncia e il 27enne si è auto sospeso dal suo incarico.

Durante l'udienza dell'11 gennaio, il pm titolare del fascicolo ha ripercorso davanti alla gup Anna Calabi tutte le tappe, compresi gli elementi trovati durante le perquisizioni dai carabinieri di Pioltello sui dispositivi elettronici dell'imputato. "Lui stesso aveva rilasciato dichiarazioni autoconfessorie", ha ricordato l'avvocata Marchignoli, "perciò c'era solo da quantificare il reato e registrarlo nella sua gravità".

Il massimo della pena

L'avvocata Solange Marchignoli, che difende la famiglia della bambina
L'avvocata Solange Marchignoli, che difende la famiglia della bambina

La sentenza, al termine del giudizio abbreviato, è di condanna al massimo della pena: 12 anni. Il rito scelto gli permette di avere uno sconto che si aggiunge a quelli previsti dalle attenuanti generiche che gli sono state riconosciute. Così, il 27enne dovrà stare in carcere per 5 anni e 4 mesi. Inoltre, alla bambina è stato corrisposto un risarcimento provvisionale.

"I genitori della piccola sono soddisfatti", ha commentato Marchignoli, "ora dobbiamo mantenere la massima attenzione verso la bambina e quello che sarà il suo futuro". Prima dell'udienza, l'avvocato difensore del 27enne ha proposto di risolvere la questione con il pagamento di 5mila euro: "È come se violentare una bambina possa quantificarsi con una tale somma", ha affermato l'avvocata, "abbiamo deciso di rifiutare e rimandare al giudice il compito di quantificare il danno. Ai genitori non interessa il denaro, ma avere giustizia per la loro figlia".

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