Bertolaso: “Lombardia in zona rossa anche dopo Pasqua: aprile sarà un mese difficile”
"Credo nel piano vaccinale del Governo Draghi che punta a somministrare le dosi a tutti entro settembre, raggiungendo dunque la soglia di 500.000 vaccinazioni al giorno. Da noi in Lombardia, ad esempio, da aprile ne faremo 120.000 ogni 24 ore". Così in un'intervista concessa a Giovanni Minoli su Radio Uno il consulente della Regione Guido Bertolaso che però mette in guardia i lombardi: "La zona rossa resterà anche dopo Pasqua: aprile sarà ancora un momento di difficoltà ma alla fine del mese se vengono fatti i vaccini si vedrà davvero la luce in fondo al tunnel". Bertolaso ha poi garantito che "Pfizer manderà altre dosi e il vaccino Johnson&Johnson aiuterà notevolmente", assicurando che "avremo tutto quello che ci serve".
L'ex capo della Protezione civile: Lombardia zona rossa anche dopo Pasqua
L'ex numero uno della Protezione civile è poi tornato sui blackout tra Stato e Regioni durante la prima gestione della pandemia con Giuseppe Conte a presidente del Consiglio: "Il caos non aiuta e per molto tempo c'è stata contrapposizione – ha dichiarato Bertolaso -. Ora c'è una sentenza Corte Costituzionale che regola i compiti dello Stato e quelli delle Regioni". E proprio sul rapporto tra le istituzioni, il consulente della Lombardia spiega che "da noi la squadra è stata rinnovata così come per il Governo che guida il Paese e quando cambiano le persone cambia l'andatura". Poi, l'ex capo della Protezione Civile ha parlato dei rallentamenti nel sistema delle vaccinazioni, puntando nuovamente il dito contro Aria: "Ci sono stati dei problemi che stiamo risolvendo. Certo Aria non è stato un gran successo perché hanno sottovalutato la dimensione dell'impegno. Bisognava agire in tempi rapidi e mi sembrava avessero messo la mano giusta. Le cose stanno migliorando e spero non ci siano più disagi che hanno coinvolto nostri anziani".
Bertolaso: In Lombardia sanità pubblica sfavorita da privata
Infine, il consulente della Regione Lombardia ammette che aver depotenziato la sanità pubblica in favore di quella privata possa aver prodotto un bilanciamento a sfavore della prima: "Sono entrambe un'eccellenza – ha detto Bertolaso -, ma diciamo che il bilancio alla fine è stato un po' troppo squilibrato verso la privata".