Bertolaso: “In Lombardia più casi perché si fanno più test, coi vaccini in 2 mesi saremo fuori da Omicron”
In un'intervista all'edizione milanese del "Corriere della sera" Guido Bertolaso, consulente per la campagna di vaccinazione contro il Coronavirus in Lombardia, ha commentato l'ultimo record di casi registrato ieri: oltre 28mila. "Evitiamo di farci travolgere dai numeri", ha detto l'ex capo della protezione civile, che ha sottolineato come questi numeri alti siano "in qualche modo viziati da un lavoro straordinario che si sta facendo sulla ricerca del virus", ossia dai tanti tamponi che si stanno effettuando in Lombardia (con conseguente caos di questi ultimi giorni), ma che nonostante gli ultimi dati il sistema stia reggendo.
Nell'intervista Bertolaso ha parlato anche di uno studio dell'Università Bicocca che va ad aggiungersi a quelli che indicano come la variante Omicron, nonostante la più alta contagiosità, sembri causare sintomi meno gravi in coloro che sono vaccinati. E individua proprio nel vaccino la chiave per uscire quanto prima da questa nuova ondata pandemica: "Se aumentiamo le vaccinazioni, unica arma per ridurre gli effetti del virus, considerati anche i casi immunizzati e asintomatici, in due mesi saremo completamente fuori da Omicron".
Nel frattempo, secondo Bertolaso bisogna modificare le regole per la quarantena, che può essere evitata da chi ha tre dosi di vaccino e niente sintomi, e gestire diversamente anche l'accesso ai tamponi: "Il contact tracing deve avere la precedenza per i non vaccinati, i più fragili o chi non ha completato il ciclo". Su questo è al lavoro una task force istituita dalla Regione per cercare di ridurre i disagi e le code: domani è prevista l'apertura di un hub a Gallarate, mentre al drive-through di Trenno, a Milano, sono state ampliate le linee. Nei prossimi giorni infine sarà istituito un centro tamponi presso la Fiera di Rho.