Il panificio che regala il pane ai bisognosi: “Vedere le persone felici è la cosa più bella”
Pizzette, pagnotte, torte e dolci da forno. E soprattutto un pensiero quotidiano per le tante famiglie della zona che non riescono a portare in tavola la cena. "Il pane avanzato di giornata è vostro, venitelo a prendere. Vi aspettiamo, non abbiate nessuna vergogna", è l'invito dei titolari del panificio L'Angolo della pizza ad Almenno San Salvatore, provincia di Bergamo. E la voce si è presto sparsa per tutto il circondario.
"Abbiamo pensato che, visto il freddo, le persone fanno fatica ad uscire, e così di anticipare alle ore 17.30 l'orario per il ritiro del pane avanzato di giornata. Il sacchetto ve lo diamo noi", recita uno dei tanti post social del locale. "Qui, per chi ne ha bisogno, c'è sempre del pane. Gratis, naturalmente". Pasta dura, milanesi, sfilatini. Quando cala la sera, ciò che avanza dai cestini di vimini del panificio viene distribuito a chi ha più necessità.
"Tanti clienti entrano titubanti e si rivolgono a me timidamente. Faticano a spiegare il motivo per cui sono lì, ma appena capisco la situazione porgo loro un sacchetto pieno di pane senza darci peso. Vederli sollevati è la cosa più bella", è il commento a L'Eco di Bergamo di Vittoria Lucia Egman, 23 anni, che lavora dietro il bancone a fianco dei genitori. "Stiamo spargendo la voce sui vari social e ne parliamo anche con i nostri clienti abituali". Un piccolo gesto, ma grandissimo per chi lo riceve.
"Abbiamo fondato la pizzeria a febbraio 2022, supportata dalla mia famiglia che ancora lavora insieme a me per mandare avanti l’attività", spiega la 23enne al quotidiano locale. "Da novembre dello stesso anno ho incominciato a rivendere il pane ma, sin dall’inizio, ero costretta a buttarne parecchio. Nel frattempo, mi è capitato di venire a conoscenza tramite i clienti di realtà molto distanti dalla mia, di persone che non potevano permetterselo".
E così nasce l'iniziativa, rivolta alle famiglie indigenti del paese. Una piccola realtà in cui tutti si conoscono, e non è facile superare l'imbarazzo di venire riconosciuti e magari giudicati dagli altri clienti del negozio. "L’intento è che questo progetto si possa ampliare e che venga percepito come qualcosa di normale, a cui tutti possono accedere senza vergogna. Sarebbe bello se anche altri negozi potessero replicarlo".