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Bergamo, nessun paziente in terapia intensiva nell’ospedale in Fiera: a marzo lo smantellamento?

“Se riusciremo ad arrivare al primo di marzo nella normalità, la Fiera potrà tornare a fare il suo mestiere”. Questo l’auspicio e il messaggio di speranza del dottor Luca Lorini, direttore del Dipartimento area critica del Papa Giovanni XXIII, che a Bergamo Tv ha commentato la notizia per cui all’interno della terapia intensiva dell’ospedale in Fiera della città orobica non vi siano più pazienti.
A cura di Filippo M. Capra
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Che la situazione attuale in Lombardia legata ai contagi, e alle conseguenze dei medesimi, da Coronavirus sia momentaneamente sotto controllo, lo certificano diversi dati. Al di là della diatriba tra la Regione e l'Iss su presunte rettifiche, modifiche e correzioni, ci sono le realtà ospedaliere a testimoniare un andamento costante e positivo dei ricoveri per Covid. Una di queste, è quella del nosocomio costruito in Fiera a Bergamo che, come comunicato dal dottore Luca Lorini, direttore del Dipartimento area critica del Papa Giovanni XXIII, non ospita più pazienti in terapia intensiva.

Lorini: A marzo potremmo smontare l'ospedale in Fiera

Durante un intervento a Bergamo Tv, Lorini ha spiegato che nei padiglioni dell'ospedale, realizzato anche con il contributo degli Alpini e di Emergency, si era tornati ad accogliere pazienti ben dopo la primavera, ovvero durante la seconda ondata dei contagi dello scorso autunno. Alcuni di loro venivano ricoverati in gravi condizioni. Negli ultimi giorni, però, i letti occupati in Rianimazione sono scesi sino a toccare quota tre, successivamente svuotatisi. I degenti, usciti dalla fase critica dell'infezione, sono stati trasferiti al Papa Giovanni. La bontà della notizia non deve però indurre a pensare che l'ospedale venga smontato in tempi brevi, perché la situazione è da tenere ancora ben sotto controllo, specialmente in vista di una possibile terza ondata. Ma, come detto dal dottor Lorini, "se riusciremo ad arrivare al primo di marzo nella normalità, la Fiera potrà tornare a fare il suo mestiere". Una volta liberata dei padiglioni, comunque, la Fiera potrebbe continuare a servire come polo per le vaccinazioni, visto e considerato che la ripresa per gli eventi fieristici appare ancora molto lontana.

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