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Bergamo, neonata morta 40 minuti dopo il parto: ginecologa assolta. La mamma piange in Tribunale

La bimba, nata il 20 novembre 2018 al Policlinico di Ponte San Pietro, è morta 40 minuti dopo. Assolta la ginecologa.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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È morta pochi minuti dopo essere venuta al mondo la piccola Aurora, nata al Policlinico di Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo, il 20 novembre 2018. Erano le ore 22,03 quando la neonata è venuta alla luce, ma è deceduta circa 40 minuti dopo il parto a causa di complicanze. Una tragedia che ha sconvolto una famiglia e una comunità. La famiglia ha chiesto di far luce sulla vicenda. La ginecologa che assisteva la mamma era stata accusata di omicidio colposo – prosciolti altri 12 indagati tra medici e infermieri – per presunti ritardi nell'intervento. Ma il giudice Giovanni Petillo l'ha assolta, con una formula che sarà chiarita tra 90 giorni, quando saranno depositate le motivazioni della sentenza, accogliendo la richiesta sia del pm che dell'avvocato difensore. Ieri la mamma della piccola, Lara Bosisio, è uscita in lacrime dal Tribunale. La donna ha voluto essere presente al processo, assieme al marito Luigi Ferrari, entrambi di Brembate.

I punti al processo e le consulenze

Tra i punti al vaglio della magistratura, la lettura del tracciato cardiotocografico, ritenuta sospetta dal consulente del pm, ma non allarmante, invece, per quello di parte. La somministrazione della ossitocina, una sostanza che favorisce la dilatazione. Le manovre di rianimazione della bimba quando era ancora nell'utero e un presunto ritardo nell'aver praticato il taglio cesareo.

La difesa, retta dall'avvocato Claudia Zilioli, ha sostenuto che la ginecologa ha agito con professionalità e competenza, seguendo le linee guida e i protocolli previsti. Ha spiegato che i tracciati ecografici non erano allarmanti, ma neutri, e che la situazione poteva evolvere in modo imprevedibile. Ha anche evidenziato che la ginecologa non era di guardia, ma era reperibile, e che ha fatto il passaggio di consegne con la collega, rimanendo poi in ospedale per sbrigare altre pratiche.

Il pm Giancarlo Mancusi ha chiesto l'assoluzione con formula dubitativa, riconoscendo che il quadro era confuso e che alcune valutazioni dei consulenti erano cambiate a dibattimento, soprattutto per quanto riguarda gli orari. Il giudice Giovanni Petillo ha accolto la tesi della difesa, assolvendo la ginecologa.

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