Bergamo, massacro Covid in Val Seriana: un cittadino su due ha avuto il Coronavirus
Prima era solo un sospetto, nonostante di dettagli e dati su cui basarsi ce ne fossero a non finire. Ma ora è certezza: in Val Seriana, nella provincia di Bergamo, un cittadino su due ha avuto il Covid-19. Lo stabiliscono i risultati dello screening operato lo scorso luglio dall'Agenzia di tutela della salute (Ats) di Bergamo che ha reso noto gli esiti. L'adesione al programma aveva interessato 22.559 individui. Di loro, il 95 per cento sono residenti o domiciliati nel territorio che si estende lungo il fiume Serio. Tutti coloro che si sono sottoposti allo screening rappresentano circa il 30 per cento (26,6 per l'esattezza) della popolazione maggiorenne dell'intera Val Seriana.
Massacro Covid in Val Seriana: il servizio di Fanpage.it
Già lo scorso luglio, in un servizio di Fanpage.it, tre sindaci di altrettanti Comuni della Val Seriana avevano testimoniato il "massacro Covid" a cui hanno dovuto far fronte durante il pieno della pandemia. Non solo Nembro e Alzano, quindi, ma anche Albino, Fiorano al Serio e Vertova. In quell'occasione, i primi cittadini avevano ripercorso le difficoltà vissute durante l'emergenza sanitaria che si è abbattuta sulla Val Seriana come uno tsunami. C'è chi ha avuto più morti che durante le due guerre mondiali (Vertova) e chi ha ricondotto quegli scenari a scenari di guerra (Albino). Poi, c'è chi riconosce che le responsabilità appartengono a tutti, ma che "più si sale, più sono grosse le responsabilità" (Fiorano al Serio). Inoltre, tutti pensavano che la valle dovesse essere chiusa quasi interamente e non solo a Nembro e Alzano, nonostante poi la zona rossa non sia stata realizzata nemmeno lì.