Bergamo, il vescovo sospende il prete no-vax partito oggi in “pellegrinaggio” per diffondere le sue idee
Un prete noto per le sue posizioni no-vax, don Emanuele Personeni, è stato sospeso ieri dal suo incarico dal vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi. Personeni, come riporta ancora il sito della Diocesi di Bergamo, era vicario parrocchiale della chiesa di San Michele Arcangelo di Mapello. Oggi, venerdì 11 febbraio, il sacerdote ha intrapreso un pellegrinaggio tra le parrocchie italiane per portare il suo messaggio: "No all'obbligo vaccinale, no ai ricatti, no al green pass. Sì, invece, al rispetto di ogni persona".
Per il prete la pandemia è un "pretesto" per alimentare ingiustizie
Il sacerdote, che ha un discreto seguito sui social network, sta documentando il suo pellegrinaggio attraverso un profilo su Instagram, dove pubblicherà giorno per giorno le tappe del suo percorso. Il sacerdote vuole raccontare la "gravità del momento" e le "profonde ingiustizie" che a suo dire una parte della popolazione, e cioè chi pur potendolo fare non si è vaccinato, sta subendo "col pretesto della pandemia". Parole che sembrano sminuire la gravità di ciò che è accaduto, specialmente nella provincia di Bergamo in cui pure lui esercitava fino a ieri il suo ministero.
Il vescovo di Bergamo è intervenuto per chiarire di non condividere l'iniziativa del parroco e lo ha sollevato dal suo incarico. Dal capo della Diocesi di Bergamo è arrivato anche l'indicazione, per gli altri parroci, di non concedere spazi pastorali al sacerdote. Nel frattempo, come si poteva immaginare, alcune decine di persone, molto probabilmente sostenitrici delle stesse posizioni no-vax del prete, si sono unite a don Personeni per il suo pellegrinaggio che si svolgerà a piedi o in bicicletta per "solidarietà con chi è privato del diritto di utilizzare i mezzi pubblici perché non vaccinato", come dichiarato dallo stesso sacerdote.