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Beppe Sala sul terrorismo a Milano: “C’è rischio di radicalizzazione, bisogna costruire moschee”

Beppe Sala ha dichiarato di essere preoccupato per il ritorno della “paura e della radicalizzazione a Milano”. Nella visione del sindaco, una delle soluzioni per intercettare eventuali atti di terrorismo è costruire moschee “controllate e non abusive, perché rendono più facili i controlli”.
A cura di Sara Tirrito
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Beppe Sala (foto da Facebook)
Beppe Sala (foto da Facebook)

Il sindaco di Milano Beppe Sala ha preso posizione sul rischio di fenomeni di radicalizzazione islamica nel capoluogo Lombardo. Le sue dichiarazioni arrivano a dieci giorni dall'inasprimento del conflitto israelo-palestinese, che ha portato ad attacchi terroristici in Francia e in Belgio e a due arresti per sospetta attività terroristica a Milano. Il sindaco cha detto che "il rischio di radicalizzazione c'è" e che per contrastarlo bisogna costruire "le moschee necessarie, controllate e non abusive".

Per Sala a Milano "c'è il rischio di radicalizzazione"

Intervistato da Marcello Foa nella trasmissione radiofonica Giù la maschera su Rai radio 1, Sala è stato interpellato sull'arresto di due persone sospettate di terrorismo: "È una paura che ritorna a Milano", ha detto il sindaco. I due fermati hanno storie diverse, ma non vivono a Milano, sono resisdenti a Monza e Sesto San Giovanni. Sala ha detto però che "il punto va affrontato anche a Milano" e ne ha parlato ricordando una delle battaglie del suo mandato, quella delle moschee. "Mi sono battuto – ha detto – perché ci possano essere le moschee necessarie, due o tre, sul territorio di Milano. Parlo di quelle controllate e non abusive, perché rendono più facili i controlli".

Quello delle moschee era stato terreno di dibattito con l'opposizione, creando diverse polemiche che Sala ha sempre spento dicendo che costruire una moschea era una cosa "giusta e sicura". L'obiettivo, ribadito anche nell'intervista a Radio Rai 1, è quello di contrastare fenomeni di estremismo. "Il rischio di radicalizzazione c'è anche da noi" ha dichiarato. Riguardo alle persone arrestate, si è detto "contento" e ha dichiarato che è necessario "Monitorare di più la situazione con i tempi che corrono è vero".

Il sindaco: "Per la sicurezza conto molto su Gabrielli"

Ai microfoni di Foa, Sala ha parlato anche del problema di sicurezza, dal momento che Milano è la prima città d'Italia per criminalità e numero di denunce. Sala si è detto consapevole che il problema di sicurezza esiste: "Non vivo su Marte – ha detto – Devo accettare che anche se i miei poteri sono relativi, nel ruolo del sindaco ci stia che i cittadini mi guardino per denunciare problemi di sicurezza". Ha spiegato di confidare nella nuova figura subentrata con delega alla sicurezza di Milano, l'ex capo della Polizia di Stato, Franco Gabrielli. "Conto molto sull'aiuto di Gabrielli" – ha dichiarato. Gabrielli è stato nominato a capo di un comitato ad hoc sulla sicurezza a Milano, che avrebbe come primo obiettivo quello di aumentare il numero di forze dell'ordine. Secondo quanto dichiarato da Sala, al momento Gabrielli sta lavorando a "un piano già in atto per l'assunzione di nuovi vigili urbani".

Contrario al decreto Caivano, ha poi fatto un affondo al governo: "Sono in ottimi rapporti con il ministro dell'Interno Piantedosi – ha detto – ma non penso che intensificando le pene detentive si risolva la criminalità". Soprattutto perché non sembrano esserci le strutture adatte: "A Milano abbiamo un solo istituto penitenziario per minorenni, il Beccaria, ma può ospitare 40 persone, mancano le strutture. Anche per questo bisogna provare a essere più bravi a cogliere fenomeni o segnali che poi in certe zone della città esplodono".

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