Barista rapinata e violentata mentre apre il locale, arrestato un 19enne: il video che lo incastra

A Vimercate (Monza e Brianza) una barista è stata rapinata e stuprata mentre apriva il proprio locale: ieri è stato arrestato un 19enne, ritenuto responsabile dello stupro.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella giornata di ieri, mercoledì 24 luglio, è stato arrestato un ragazzo di 19 anni accusato di aver violentato sessualmente sabato 13 luglio una barista mentre apriva il suo locale a Vimercate (Monza e Brianza). I carabinieri lo hanno portato in carcere – così come disposto dal tribunale di Monza – e nella giornata di giovedì 25 luglio potrebbe svolgersi l'interrogatorio di garanzia. Dopo dieci giorni di indagini, coordinate dalla sostituta procuratrice Francesca Gentilini, è stato possibile arrivare al presunto stupratore che viveva a poco più di un chilometro dal luogo dell'aggressione.

Sulla vicenda c'è il massimo riserbo. Il ventenne, come riportato dal quotidiano Il Corriere della Sera, avrebbe alcuni precedenti. Da minorenne, per esempio, sarebbe stato agli arresti domiciliari per reati diversi da quello per il quale è attualmente accusato. L'episodio contestato è avvenuto sabato 13 luglio intorno alle sei del mattino. La vittima è una donna di 35 anni. Quando stava per avvicinarsi all'ingresso, ha notato un uomo accovacciato nelle vicinanze: "L'ho scambiato per un senzatetto", ha detto agli inquirenti. A un certo punto, il giovane ha fatto uno scatto contro di lei: l'ha colta alle spalle e costretta a varcare l'ingresso, come è stato possibile notare dalle immagini riprese dalle telecamere di sicurezza.

Il giovane l'avrebbe prima rapinata, minacciandola con una pistola, di settanta euro e poi l'avrebbe stuprata proprio all'interno del suo locale. È poi scappato. Sono stati chiamati i soccorsi e le forze dell'ordine. La 35enne è stata portata alla clinica Mangiagalli a Milano, in stato di choc. È riuscita però a fornire alcuni dettagli agli investigatori. La sua testimonianza, le telecamere, i riscontri su telefonini e le tracce genetiche hanno permesso di risalire all'indagato che adesso dovrà rispondere delle accuse di rapina aggravata e violenza sessuale.

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