Barista rapinata e violentata a Vimercate: l’aggressore 20enne condannato a 14 anni di reclusione

Nel giudizio immediato il gip di Monza ha condannato a 14 anni e due mesi di reclusione il 20enne di Vimercate che lo scorso luglio è stato arrestato per aver stuprato e rapinato una barista mentre apriva la caffetteria. La pena stabilita dal giudice Marco Formentin supera in questo modo la richiesta della Procura, che aveva proposto una condanna a 13 anni e sette mesi. La vittima, costituitasi parte civile, ha ricevuto una provvisionale pari a 25mila euro.
L'episodio risale allo scorso 13 luglio: la donna era stata aggredita al mattino, mentre apriva il suo bar nel centro di Vimercate. La vittima aveva raccontato agli inquirenti di aver visto il ragazzo rannicchiato vicino all'ingresso poco prima di entrare, ma di averlo scambiato per un senzatetto. Una volta entrata, però, il giovane le aveva puntato una pistola alla tempia e l'aveva costretta a consegnargli i 70 euro in contanti custoditi nella cassa. L'aveva poi obbligata ad andare nel retrobottega dove aveva abusato di lei ed era fuggito coprendosi il volto con una sciarpa.
Con la denuncia della donna erano partite le indagini che carabinieri, che avevano acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza. Le ricerche degli inquirenti avevano portato all'identificazione del 20enne, che risiedeva a circa un chilometro dal locale.
Pochi giorni dopo l'accaduto i militari lo avevano arrestato per rapina aggravata e violenza sessuale, portandolo via dal bar dell'ospedale nel quale lavorava. Il ragazzo era già noto alle forze dell'ordine: quando era minorenne era stato messo agli arresti domiciliari per altri reati.