Barghe, restano gravi le condizioni del 13enne che stava annegando nel fiume
Restano gravi le condizioni del ragazzino di 13 anni, che ieri si pensava essere un undicenne, estratto dalle acque del fiume Chiese in località Barghe, nel Bresciano, mentre stava annegando. Il giovanissimo si trovava in compagnia di altri amici, uno dei quali sarebbe stato trovato con lui nel corso d'acqua. Per quest'ultimo, però, fortunatamente, non ci sarebbero state gravi conseguenze. Diversa la situazione per l'amico che, soccorso dagli operatori del 118, è stato rianimato sul posto. Il suo cuore è tornato a battere ma, secondo quanto riportato da Bresciatoday, lui non avrebbe mai ripreso coscienza. Trasportato in codice rosso con l'elisoccorso all'ospedale di Bergamo, ancora ieri sera era stato giudicato in pericolo di vita. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Salò, intervenuti su richiesta del 118. A dare l'allarme, era stato un ciclista, residente della zona, che aveva notato la difficoltà del ragazzino di riemergere dopo un tuffo nel fiume. Con lui, in ospedale, ci sono mamma e papà.
Due incidenti gravi nel Serio in poche ore
Lo scorso 15 giugno, un ragazzo di 23 anni di Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, è stato soccorso dagli operatori sanitari a seguito di un tuffo nel fiume Serio da cui non era più riemerso. Il tempestivo intervento dei soccorritori del 118 hanno evitato il peggio, ma le sue condizioni sono comunque state giudicate gravissime. Per questo motivo, dopo averlo portato a riva e stabilizzato sul posto, è strato trasferito in codice rosso al pronto soccorso dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Poche ore prima, nello stesso fiume, ha perso la vita Ibrahima, ragazzo di 17 anni di origini senegalesi che viveva a Verdellino. Il giovane, che non sapeva nuotare, è rimasto intrappolato nei vortici del corso d'acqua che l'hanno trascinato sul fondo. La sua salma è stata trasferita in Senegal per i funerali.