Barca ribaltata sul lago Maggiore, Claudio Carminati non ha mai lasciato traccia dei suoi spostamenti
Quattro persone sono morte a causa della tromba d'aria che la scorsa domenica 28 maggio, intorno alle 19:20, ha fatto ribaltare e inabissare la house boat Gooduria nelle acque del lago Maggiore. Due di loro erano agenti segreti dell'Aise, l'Agenzia governativa italiana specializzata nella ricerca di informazioni e nello svolgimento di attività per la sicurezza nazionale al di fuori dei confini, uno era un collega dell'israeliana Mossad e la quarta vittima era la moglie dello skipper che guidava la barca, Claudio Carminati. Mentre la Procura di Busto Arsizio indaga sulle ragioni e sulle responsabilità della strage, ci sono altri interrogativi circa la presenza di 21 agenti segreti sulla stessa imbarcazione e sui legami con lo skipper che non appare in alcun registro catastale.
Carminati, uno skipper fantasma
Che Carminati fosse un contatto fidato dei servizi segreti, in particolare per quanto concerne le questioni di logistica, appare ormai chiaro. Un po' per il fatto che la sua imbarcazione è stata scelta dal gruppo di agenti tra tante altre, per i suoi agganci con il territorio del lago, per sua moglie di origini russe e per la sua abilità nel non lasciare tracce.
Il Corriere della Sera, infatti, avrebbe scoperto che Carminati non è presente nella rete dei dati catastali. Il 60enne non avrebbe alcun vincolo che lo leghi al suolo italiano, ma nemmeno all'estero dove presumibilmente ha passato parte della sua vita che gli ha permesso di imparare bene la lingua francese e quella bulgara.
Insomma, Carminati sembra quasi un fantasma ed era sposato con una donna di 10 anni più giovane originaria della Russia, Anna Bozhkova. Lei è una delle quattro vittime della strage di domenica.
Il ruolo di Anna Bozhkova
Bozhkova godeva di un permesso di soggiorno a tempo illimitato. La società ‘Love Boat srl' che gestiva la nave Gooduria (immatricolata in Slovenia) era intestata a lei, che aveva indicato come sede una villetta ai margini di Sesto Calende (Varese) dove aveva lavorato fino al 2016 come badante e nella quale aveva stabilito la sua residenza.
Secondo quanto riscostruito finora, la house boat guidata da Carminati era approdata nella mattinata di domenica sull'isola dei Pescatori, una delle Borromee, di fronte al litorale da Stresa a Verbania. Si tratta di zone prese di mira da magnati russi che, aggirando le sanzioni europee, investono capitali in alberghi extra lusso e ville, quindi, Bozhkova sarebbe potuta tornare utile per la sua conoscenza della lingua.
La domenica dei 21 agenti segreti
I 21 agenti avevano pranzato insieme nel ristorante stellato Il Verbano, anche sembra difficile pensare che tutti insieme stessero lavorando in una missione. Non si esclude, però, che ce ne sia stata una nei giorni precedenti. Tra le vittime c'è Shomoni Erez, 53enne israeliano che il Mossad ha subito chiarito essere un agente in pensione. Forse Erez faceva parte del gruppo in quanto aggancio con il territorio, visti i suoi numerosi viaggi intrapresi durante la carriera.
Si può ipotizzare che il Mossad avesse organizzato una spedizione in quel territorio chiedendo il supporto di agenti come Tiziana Barnobi (53 anni) e Claudio Alonzi (62), gli altri due deceduti nell'incidente, in qualità di padroni di casa. Oppure ancora, che i servizi segreti internazionali ne avessero commissionata una proprio per tenere d'occhio i movimenti di alcuni magnati russi intenti a spostare i propri investimenti dal lago di Como a quello Maggiore.
Le indagini sulla vicenda sono ancora in corso, anche se il sostituto Massimo De Filippo si concentrerà sulla strage. Carminati è indagato come responsabile del disastro e ulteriori elementi saranno portati alla luce una volta che sarà riportata a galla la Gooduria.