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Bar allagato dall’esondazione del Seveso: “Ogni volta gli stessi danni e il Comune non ci aiuta mai”

La piena del Seveso che lo scorso martedì 31 ottobre ha travolto Milano ha colpito anche le attività di via Borsieri, cuore della movida del quartiere Isola. “Danni già nel 2020 e nel 2014 per l’acqua. Possibile che a Milano, nel 2023, non si riesca a risolvere questo problema?”
A cura di Francesca Del Boca
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"Frigoriferi rotti, chili e chili di merce da buttare, il magazzino con mezzo metro d'acqua, idraulico, elettricista. E quattro giorni di chiusura, senza incassare neanche un euro. Stasera finalmente riapriamo, ma non so come andrà".

È la testimonianza di Elena, che insieme alla sorella Simona gestisce da anni uno dei locali più frequentati di via Borsieri: il Type, nel cuore della movida di Isola, come tante altre attività è ancora alle prese con i danni causati martedì scorso dalla piena del Seveso a Milano. "Adesso chi mi ridarà i soldi? Nessuno".

Lì, nell'elegante boulevard dei bistrot e del Blue Note, oggi ci sono infatti ancora fango e detriti. "Ho dovuto chiamare un'impresa di pulizie per lavare via tutto, e non hanno ancora finito. Il magazzino resta completamente allagato, i frigoriferi ancora galleggiano dentro un lago di terra, mozziconi di sigarette, piante, fanghiglia", racconta. "Le sedie e i tavolini del dehor li abbiamo ritrovati in fondo alla via, sono stati trascinati via dalla corrente del fiume". Una piena che ha travolto gli abitanti del quartiere nel giro di pochi minuti. "La forza dell'acqua ha spalancato le finestre. È entrata ovunque".

Elena e Simona, titolari del Type in via Borsieri (Isola) a Milano
Elena e Simona, titolari del Type in via Borsieri (Isola) a Milano

E non è nemmeno la prima volta. "È già successo nel 2020 e nel 2014, ogni volta la stessa identica storia. Possibile che a Milano, nel 2023, non si riesca a risolvere questo problema? Possibile che le conseguenze per un temporale, in una città come la nostra, siano ogni volta queste? È un evento che si ripete, annunciato ogni volta da svariati allarmi e allerte meteo. Non si tratta certo di un caso eccezionale. Ora chi mi restituirà i soldi? Il sindaco? Non penso proprio".

Al momento, ha ricordato Sala, non sono infatti previsti aiuti economici per i commercianti che hanno subito danni da maltempo (11 milioni di euro solo tra Niguarda e Pratocentenaro, secondo Confcommercio). "Certamente non possiamo garantire nessun tipo di ristoro", ha detto il primo cittadino. "Vediamo se il Governo prenderà decisioni in proposito. Noi non siamo in grado in questo momento. La cosa che va vista è quanti sono assicurati e quanti possono rivalersi sulle assicurazioni".

"Ma le assicurazioni non coprono danni di questo genere, sanno bene che tutto il quartiere ha problemi con il Seveso", le parole di Elena. Che, intanto, si è rimboccata le maniche. Da stasera, con lo stop della pioggia, si torna alla normalità. "Non ci voleva davvero", conclude. "Soprattutto in un momento come questo, in cui le persone escono meno: se prima si facevano la birretta serale o l'aperitivo fuori tutti giorni, adesso succede al massimo un paio di volte a settimana. Pesa il caro vita, pesano gli affitti alle stelle. Si vede, sono cambiate le abitudini dei milanesi".

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