Bambina di 3 anni ferita alla testa con un colpo di pistola in casa a Brescia: indagato il padre
È stato iscritto nel registro degli indagati il padre della bambina di 3 anni di Gardone Val Trompia (in provincia di Brescia) che nel pomeriggio di ieri, mercoledì 1 gennaio, è stata colpita alla testa da un proiettile partito dalla pistola del genitore trovata in casa. I reati ipotizzati dalla pm Marica Brucci della Procura di Brescia sono di omessa custodia di armi e lesioni colpose. Intanto, la piccola resta ricoverata in condizioni gravissime nel reparto di Terapia intensiva dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Indagato il padre della bambina di 3 anni: i reati ipotizzati
La Procura di Brescia nelle scorse ore ha iscritto il nome del padre della bambina nel registro degli indagati. Le ipotesi di reato sono lesioni colpose e omessa custodia di armi. La pistola è stata posta sotto sequestro. Sono ancora in corso i rilievi tecnici del reparto scientifico dei carabinieri nell'abitazione della famiglia bresciana.
Restano gravissime, invece, le condizioni della piccola ferita. Nelle scorse ore è stata sottoposta a un intervento chirurgico, ma è considerata ancora in pericolo di vita.
Il colpo alla testa partito dalla pistola nel giardino di casa
Erano all'incirca le 16 dell'1 gennaio quando la bambina di 3 anni è stata raggiunta alla testa da un colpo della pistola che stava maneggiando. L'incidente si sarebbe verificato sul giardino della villetta di Gardone Val Trompia dove la piccola vive con i genitori e la sorellina di 5 anni. Al momento, non è ancora chiaro se al momento dello sparo la piccola fosse sola oppure no.
I carabinieri hanno ascoltato nella notte i genitori della bambina, i quali hanno fornito la propria versione dei fatti. Sembra che la piccola abbia trovato la pistola del padre, regolarmente detenuta e carica, in un mobile della camera matrimoniale. Secondo i carabinieri, dunque, l'uomo avrebbe lasciato l'arma incustodita e alla portata dei presenti.