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Badante uccide anziano con una spinta e viene condannata a 4 anni, i parenti della vittima: “Sentenza ridicola”

Una donna di 81 anni è stata condannata a 4 anni e 8 mesi per omicidio preterintenzionale. Con una spinta, avrebbe fatto cadere l’anziano di cui si prendeva cura facendogli battere la testa. L’uomo è morto dopo alcune settimane di ricovero.
A cura di Enrico Spaccini
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Immagine di repertorio
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È stata condannata a 4 anni e 8 mesi di reclusione la 51enne di Brugherio (in provincia di Monza e della Brianza) accusata di aver spinto l'anziano di 81 anni di cui si occupava. L'uomo, Evangelista Tamiso, è poi morto qualche settimana più tardi per le lesioni riportate. "Questa è una condanna ridicola", ha commentato la ex nuora della vittima, "vorrei fare una manifestazione di protesta". La 51enne è ritenuta colpevole di omicidio preterintenzionale.

La caduta e il ricovero

Era il 5 settembre del 2021 quando la 51enne ha chiamato il 112 dicendo che l'anziano era caduto. Al telefono aveva spiegato che l'81enne aveva battuto la testa e che non era cosciente. Sul posto, in viale Lombardia, era stata fatta arrivare un'ambulanza in codice rosso.

I sanitari hanno trovato l'uomo disteso in una pozza di sangue e lo hanno portato al San Raffaele. Le settimane seguenti l'uomo è stato operato alla testa, ma a causa delle ferite riportate è deceduto a metà ottobre.

Le indagini e la condanna della badante

L'ex nuora di Tamiso, Herrera Yris Noemi, era molto legata a lui dato che era anche nonno di suo figlio. Era stata lei a portare ai carabinieri di Brugherio nei giorni successivi alla caduta dell'81enne una serie di elementi che non le apparivano chiari sulla storia.

Dopodiché, l'autorità giudiziaria ha aperto un'indagine e disposto l'autopsia sul corpo di Tamiso. Erano emerse lesioni cranio-encefaliche, ritenute causa diretta del decesso. A provocarle, secondo la Procura, era stato un impatto a terra.

La badante aveva raccontato che Tamiso era caduto a causa di una prugna sul pavimento. Per gli investigatori, invece, era stata lei a farlo cadere involontariamente durante una discussione. Per questo motivo oggi, giovedì 6 luglio, la donna è stata condannata a 4 anni e 8 mesi per omicidio preterintenzionale.

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