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Omicidio di Giulia Tramontano

“Baby dove sei?”: i messaggi di Alessandro Impagnatiello a Giulia Tramontano dopo l’omicidio

Alessandro Impagnatiello, dopo l’omicidio di Giulia Tramontano, ha recitato per giorni la parte del fidanzato in apprensione per la sua scomparsa. Per costruirsi un alibi ha continuato a mandare messaggi al cellulare della compagna appena uccisa: “Dove sei? Siamo preoccupati per te. Dicci solo che sei fuggita lontano”
A cura di Francesca Del Boca
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"Baby, dove sei? Ci stiamo preoccupando tutti!". E invece Alessandro Impagnatiello aveva appena ucciso a coltellate la fidanzata Giulia Tramontano, incinta al settimo mese, e stava tentando di sbarazzarsi dei resti. 

Il suo terribile segreto, ovvero il corpo straziato di Giulia, il barman 30enne lo nasconde infatti prima in casa e poi in cantina, nel bagagliaio della macchina, tra i rovi di un'area dismessa nei pressi di alcuni garage a Senago (Milano). Ma davanti al mondo recita la parte del compagno in apprensione: davanti ai Carabinieri, mentre depone la sua denuncia di scomparsa, fa di tutto per far pensare a un allontanamento volontario della donna ("Ha con sé passaporto, 500 euro in contanti e bancomat"). Per messaggio, nei giorni successivi all'omicidio, continua inoltre a scrivere alla fidanzata su WhatsApp. Il motivo? Quello di costruirsi un alibi. Quello del compagno innamorato e disperato. E, soprattutto, innocente.

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I messaggi di Alessandro Impagnatiello a Giulia Tramontano dopo l'omicidio

"Dove sei?", scrive Alessandro Impagnatiello alla compagna incinta dopo la mezzanotte di sabato: secondo le prime ricostruzioni Giulia Tramontano è già morta da ore, in un orario compreso tra le 19 e le 21 circa. La mattina seguente, verso le 7.50, riscrive: "Hey, io sono arrivato al lavoro. Ora scendo a cambiarmi, faccio colazione e attacco!". Come se niente fosse. "Tu riposati".

In realtà, in quei momenti, Alessandro viene immortalato dalle telecamere di zona mentre trasporta nel bagagliaio uno zaino e due involucri di plastica pieni di vestiti: ha già fatto ricerche su Google per capire come sbarazzarsi del corpo, e come cancellare le prove del delitto. Ai Carabinieri, poche ore dopo, racconterà di essere uscito dall'appartamento di via Novella a Senago e di aver lasciato Giulia che dormiva beata nel letto. 

"Hey, ma sei ancora a letto?‘", digita così dopo le 10. "Mi chiami, per favore?", ancora alle 11.30. Fino alle 18, con tono fintamente allarmato: "Baby, dove sei?? Ci stiamo preoccupando tutti!". Ormai il caso è esploso: i genitori di Giulia da Napoli stanno partendo per Milano, la sorella Chiara è in arrivo da Genova. Anche la mamma di Impagnatiello è preoccupata per Giulia, e cerca di mettersi in contatto con lei da ore. Invano, visto che il cellulare risulta spento dalla sera prima ("Mi aveva raccontato della seconda vita di Alessandro, di volerlo lasciare quella sera", dirà la donna).

Il depistaggio nelle ricerche di Giulia Tramontano

Lunedì sera 29 maggio, mentre la notizia della scomparsa di Giulia inizia a circolare pian piano anche al di fuori della cerchia familiare, il barman 30enne invia ancora dei messaggi al cellulare di Giulia. "Prima in casa continuavo a guardare la foto di Ibiza che abbiamo fatto il quadro… so che non sono stato un fidanzato ideale negli ultimi mesi". Quella vacanza alle Baleari così celebrata per messaggio, in realtà, Alessandro Impagnatiello l'aveva sempre sminuita davanti all'amante 23enne: "Sono andato a Ibiza perché volevo aiutare Giulia, aveva manifestato l'intenzione di uccidersi… è una donna mentalmente instabile", le aveva sempre raccontato. Una delle tante manipolazioni della realtà.

Intorno alle 19, gli ultimi messaggi alla fidanzata ormai senza vita. "Dicci solo se stai bene". E infine, sperando probabilmente di mettere sulla pista dell'allontanamento volontario chi sta indagando su questa assurda sparizione: "Dicci solo che sei fuggita in qualche paese lontano per buttare giù tutto". Del resto, utilizzando il telefono di Giulia immediatamente dopo la sua morte, aveva già scritto a un'amica e alla stessa amante: "Sono scossa, voglio solo tornare a casa".

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