Babbo Natale vandalizzato dopo una sola notte: danneggiata l’installazione per le festività
L'installazione di Babbo Natale che il Comune di Busto Arsizio ha inaugurato ieri, 25 novembre, in via Milano per avviare il periodo pre-natalizio è stata vandalizzata dopo una sola notte. Già questa mattina presto, infatti, alcuni passanti si sono accorti che il braccio sinistro è stato divelto e poi abbandonato a qualche metro di distanza.
A confermarlo ufficialmente poi è stata la vicepresidente del consiglio comunale Claudia Cozzi, che sui suoi canali social ha scritto: "Non è durato nemmeno 24 ore! Già pochi minuti dopo l’accensione dell’albero, bambini che si arrampicavano sulla testa di Babbo Natale sotto lo sguardo compiaciuto dei genitori che invece di riprenderli gongolavano divertiti… ma certo, chissenefrega se è costato soldi, impegno e fatica?"
"E poi – continua la vicepresidente Cozzi – durante la notte i soliti bulletti da quattro soldi che si divertono a distruggere quello che è di tutti hanno pensato bene di vandalizzare l’installazione. Mamma mia che fighi che siete! Vi sentite grandi, vero? Siete talmente vergognosi e irrispettosi del lavoro (questo sconosciuto!) altrui da non meritarvi niente".
Ora la Polizia proverà a visionare le telecamere di sorveglianza per individuare i vandali che, senza alcun motivo, durante la notte hanno distrutto un'installazione che dovrebbe servire ad abbellire la città durante le festività natalizie. Intanto il Comune ha fatto in modo di sistemare l'installazione in modo che fosse nuovamente apprezzabile nella giornata di domenica. E ha tentato di recintarla, con la speranza che possa essere un deterrente a futuri altri atti di vandalismo.
Intanto è intervenuta anche Alessandra Ceccuzzi, presidente del Comitato commercianti centro cittadino: "La gente dovrebbe capire che le parole hanno un peso. Se si continua a dire e scrivere che quel Babbo Natale ‘fa schifo' o ‘mette paura', poi qualche ragazzino può sentirsi legittimato a passare dalle parole ai fatti".
"Gli adulti – ha aggiunto – devono essere responsabili quando esprimono un giudizio. Sia chiaro, quell’installazione può non piacere, è legittimo. Ma andare sui social a scrivere ripetutamente che ‘fa schifo' può legittimare giovanissimi non ancora maturi a compiere un gesto come quello di stanotte".