Avvicina 16enne fingendo di offrirle un gelato e la violenta in piscina: 50enne a processo
Un uomo di 50 anni del Basso Mantovano è stato rinviato a giudizio con l'accusa di aver violentato una ragazzina di 16 anni nello spogliatoio di una piscina. La vittima, che non è riuscita a scappare in tempo dalle grinfie dell'uomo, era stata successivamente ricoverata al pronto soccorso dove i dottori della struttura le avrebbero trovato segni di violenza sessuale.
Cinquantenne violenta ragazzina negli spogliatoi della piscina
A seguito del referto dei medici, i carabinieri avevano cominciato a indagare trovando nel 50enne il presunto responsabile. Dopo quasi tre anni di indagini, rallentate anche a causa della pandemia, nei giorni scorsi l'uomo è stato rinviato a giudizio. La prima udienza del processo è fissata per il prossimo 5 dicembre. Secondo quanto ricostruito dalla Gazzetta di Mantova, l'allora 16enne sarebbe stata avvicinata dal 50enne che, dopo aver mentito sulla sua età, le avrebbe offerto soldi per comprarsi un gelato. Una volta disarmata delle sue difese, la 16enne sarebbe stata quindi violentata negli spogliatoi della piscina senza poter reagire. Uscita dall'impianto, la giovane era andata via in compagnia di alcune amiche del Grest. Solo qualche ora più tardi avrebbe trovato il coraggio di raccontare l'accaduto facendosi accompagnare in ospedale dove i medici avrebbero confermato la violenza sessuale, trovando anche dei lividi. Ascoltata successivamente dai carabinieri, la 16enne avrebbe detto di aver pensato che l'uomo avesse meno di 20 anni. Dopo le dimissioni dal pronto soccorso le è stata data una prognosi di tre settimane. Ora l'uomo è a processo.