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“Aveva un dolore al petto, l’hanno dimessa ed è morta”: la Procura indaga dopo la denuncia di una famiglia milanese

Una 65enne di San Giorgio su Legnano (Milano) è stata trovata senza vita nel letto di casa lo scorso 26 settembre. Poco più di 24 ore prima, la donna era stata visitata al pronto soccorso di Legnano perché accusava forti dolori al petto ed era stata dimessa senza prognosi. La famiglia ha presentato denuncia, mentre l’Asst Over Milanese assicura “massima collaborazione” nelle indagini.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Nel pomeriggio dello scorso 26 settembre a San Giorgio su Legnano (nella Città Metropolitana di Milano) una donna di 65 anni è stata trovata senza vita nel suo letto dal marito. Come spiegato a Fanpage.it dagli avvocati Annalisa Bianco e Vincenzo Bianco che assistono i familiari della donna, poco più di 24 ore prima era stata accompagnata dai figli al pronto soccorso dell'ospedale di Legnano perché accusava forti dolori al petto e al braccio sinistro. La 65enne era cardiopatica ed era stata dimessa poche ore più tardi – come ha potuto visionare Fanpage.it – con il referto di "toracoalgia atipica", senza prognosi e con la dicitura "proseguire terapia in corso". La famiglia della donna lo scorso 1 ottobre ha presentato denuncia alla Stazione dei carabinieri di Legnano chiedendo la riesumazione del cadavere e l'esame autoptico che possa stabilire l'esatta causa del decesso. "A quasi un mese dalla morte della 65enne", riferiscono i legali, "non è ancora arrivato il via libera dalla Procura di Busto Arsizio".

La visita al pronto soccorso e il decesso

La 65enne avrebbe iniziato ad accusare i primi dolori al petto e al braccio sinistro già domenica 22 settembre, ma ne avrebbe parlato con i figli solo martedì 24. "Essendo un soggetto cardiopatico", spiegano gli avvocati della famiglia, "è stata subito accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale di Legnano per un controllo". In fase di triage, intorno alle 18:30, come riportato nel referto, le è stato assegnato il codice verde, quello che indica l'urgenza minore, e sarebbe stata visitata alle 21:20.

"Considerate le condizioni della donna, le è stato convertito il codice in arancione", continuano gli avvocati, "ed è stata sottoposta all'esame degli enzimi miocardici e a elettrocardiogramma. I parametri relativi al cuore sarebbero stati nella norma, mentre i livelli di troponina, la proteina che può indicare un eventuale danno al miocardio, sono risultati alterati per due volte".

Intorno alle 3 del 25 settembre, come riporta il referto visionato da Fanpage.it, la 65enne è stata dimessa con "toracoalgia atipica", ovvero dolore al petto, e senza prognosi e con la dicitura di "proseguire terapia in corso". Tornata a casa, la donna è stata trovata senza vita nel suo letto nel pomeriggio del 26 settembre.

La denuncia e la richiesta dell'autopsia

I familiari della donna hanno presentato denuncia alla Stazione dei carabinieri di Legnano lo scorso martedì 1 ottobre e chiesto che venga disposta l'autopsia: "Abbiamo integrato il documento con alcune osservazioni fatte da medici legali nelle quali vengono segnalate presunte criticità nel trattamento della paziente", dicono gli avvocati a Fanpage.it.

"L'autopsia servirà a verificare la causa del decesso, che al momento è incerta, così come anche l'orario esatto della morte", affermano i legali, "i valori di troponina rilevati nel corso degli esami al pronto soccorso avrebbero potuto indicare il rischio di un infarto, un'embolia polmonare fino anche alla dissecazione aortica, poiché la donna aveva fattori di rischio importanti. O comunque l'esame autoptico potrebbe rilevare l'esatto motivo della morte, qualunque esso sia".

"Al momento – spiegano i legali – a quasi un mese di distanza dalla morte della 65enne, non è ancora arrivata una decisione da parte della Procura di Busto Arsizio sul disporre o meno l'esame autoptico".

L'Asst Ovest Milanese: "Massima collaborazione"

Come appreso da Fanpage.it, nei giorni scorsi è arrivata all'Asst Ovest Milanese (che comprende gli ospedali di Legnano, Magenta, Abbiategrasso e Cuggiono) da parte dell'autorità giudiziaria la richiesta di accesso ai documenti relativi alla visita della 65enne in pronto soccorso. L'azienda ha fornito tutti i verbali e gli esiti degli esami richiesti. L'Asst ha dichiarato di essere intenzionata a fare chiarezza su quanto accaduto per rispetto della paziente deceduta e a tutela dei propri dipendenti e di essere pronta a fornire tutta la collaborazione possibile.

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