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Autopsia sulla bimba di due anni uccisa a Cisliano: Edith è morta per soffocamento

L’autopsia ha confermato che Edith, la bimba 2 anni trovata senza vita la notte di lunedì in una casa di Cisliano, è morta per soffocamento. Unica indagata per omicidio volontario è la madre Patrizia Coluzzi, 41 anni, ora sottoposta a fermo su ordine della Procura e condotta in carcere di San Vittore a Milano. Le indagini in corso chiariranno tutti i dettagli della vicenda.
A cura di Giorgia Venturini
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È morta per soffocamento Edith, la bambina di due anni trovata morta in una casa di Cisliano la notte tra domenica e lunedì. Lo ha confermato l'autopsia non lasciando così nessun dubbio che si sia trattato di omicidio. L'ipotesi del soffocamento, che sembra essere avvalorata dall'autopsia, era stata presa in considerazione dagli inquirenti già nelle prime ore dopo il ritrovamento del corpo. Ora arriva anche la conferma dell'istituto di Medicina legale dell'Università di Pavia dove l'esame autoptico è stato eseguito questa mattina dal medico legale Marco Ballardini che ha poi inviato l'esito ai procuratori di Pavia Roberto Valli e Mario Venditti, incaricati delle indagini.

La madre è stata portata al carcere di San Vittore a Milano

Unica indagata per omicidio volontario è la madre Patrizia Coluzzi, 41 anni, ora sottoposta a fermo su ordine della Procura e condotta nel carcere di San Vittore a Milano. Subito dopo la tragedia, scoperta nella notte tra domenica e lunedì in un appartamento di Cisliano, nel Milanese, la donna era stata ricoverata all'ospedale di Magenta per lievi ferite: i carabinieri avevano infatti trovato la madre in stato di choc accanto al cadavere della figlia. È stata la donna a informare l'ex marito di quanto era successo in casa. In un ultimo messaggio aveva scritto: "Chiama la polizia, Edith non c'è più". Ma non sarebbe l'unico messaggio che la donna ha scritto: una volta nell'appartamento gli investigatori hanno trovato alcuni biglietti di carta sparsi per la casa. Su uno di questi c'era scritto: "Scusa piccola ma non potevo permettere che restassi nelle sue mani da sola". Patrizia Coluzzi fa riferimento all'ex marito dal quale si stava separando e che aveva denunciato per tre volte per maltrattamento. L'uomo però aveva risposto con una denuncia di diffamazione e calunnia. È stato poi l'uomo a chiamare i carabinieri, ora al lavoro per far luce per ricostruire passaggio per passaggio su quanto accaduto la notte di lunedì e sul rapporto tra la donna e l'ex marito.

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