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Autista di bus per persone con disabilità abusa di una passeggera 20enne, denunciato andrà a processo

Un uomo di 70 anni, autista di autobus per il trasporto di persone con disabilità, è stato denunciato per violenza sessuale nei confronti di una passeggera. Lui nega tutto, ma fino al processo non potrà più guidare il mezzo.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

L'autista di un bus dedicato al trasporto per persone con disabilità è stato denunciato per violenza sessuale aggravata. A raccontare ai carabinieri della Stazione di Cesate dei presunti abusi è stata la mamma di una delle passeggere che quotidianamente sfrutta il servizio di trasporto per raggiungere il centro di riabilitazione per seguire cure specialistiche. L'uomo, 70enne, ha negato tutto davanti ai suoi familiari, ma non potrà più guidare il mezzo fino al processo.

I racconti della 20enne e la denuncia

A far insospettire la madre della ragazza sono stati i momenti di ansia e di pianto che mai prima dello scorso gennaio aveva manifestato a quel modo. La 20enne, che ha disabilità motorie e cognitive che comunque non le impediscono di studiare e viaggiare, mostrava particolare agitazione ogni volta in cui doveva salire sul pullman.

"Non ci voglio più andare lì, non ci voglio più salire con lui", diceva alla madre. Il "lui" indicato dalla ragazza sarebbe l'autista dell'autobus: un uomo di 70 anni non ancora compiuti, di origine veneta, senza precedenti e sposato. Ormai in pensione, si era offerto come volontario per trasportare i ragazzi che come la 20enne devono andare al centro di riabilitazione per continuare le cure prescritte, tra educatori e psicologi. In cambio solo di un rimborso spese.

Come riportato dal quotidiano La Repubblica, la madre della ragazza ha riferito ai militari che le violenze sarebbero avvenute "quando gli altri erano già scesi". Il 70enne, approfittando del fatto di essere solo con la 20enne, si sarebbe avvicinato per allungare le mani senza che nessuno potesse vederlo.

Le indagini della Procura

Come già detto, quando mercoledì scorso, 19 aprile, i carabinieri si sono presentati all'abitazione del 70enne, lui ha negato ogni accusa. Di fronte ai familiari ha ribadito di non entrarci nulla con quella che, sostiene, è solo infamia.

La ragazza, invece, è stata ascoltata in audizioni protette da psicologhe e investigatrici. Verificata la coerenza narrativa dei suoi racconti e ricostruiti i viaggi in cui si sarebbero consumate le violenze, hanno infine proceduto a mostrare alla 20enne un album fotografico con le immagini dei potenziali sospettati. La ragazza ha indicato l'autista come responsabile degli abusi.

Il gip ha accolto le richieste della Procura di Busto Arsizio e presto il 70enne andrà a processo. Tuttavia, il giudice non ha ritenuto necessario applicare misure cautelari nei suoi confronti. L'autista, comunque, non potrà guidare il bus fino all'udienza.

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