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Autista condannato per aver fatto prostituire ragazzine in cambio di regali, a processo la presunta complice

Una 38enne sta affrontando il processo a Mantova che la vede accusata di induzione alla prostituzione minorile e di tentata estorsione in concorso. La donna avrebbe aiutato l’ex autista di pullman 52enne che nel 2011 era stato condannato a 11 anni di carcere. L’uomo avrebbe convinto due minorenni ad avere rapporti sessuali con anziani che poi ricattava.
A cura di Enrico Spaccini
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Immagine di repertorio
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Un 52enne ex autista di Apam (l'azienda di servizi per la mobilità di Mantova) è stato condannato nel 2021 a 11 anni di reclusione per induzione e sfruttamento della prostituzione minorile, violenza sessuale su minore ed estorsione. Stando a quanto ricostruito dalle indagini, aveva convinto due ragazzine di 16 e 17 anni ad avere rapporti sessuali con anziani dietro pagamento. Il 52enne, poi, filmava tutto e usava quelle immagini per ricattare gli uomini. Ora sta affrontando un processo a Mantova una 38enne accusata di induzione alla prostituzione minorile e di tentata estorsione in concorso, in quanto avrebbe aiutato il 52enne nei suoi progetti criminosi.

L'autista condannato a 11 anni

L'autista 52enne del bus della linea Viadana-Mantova, residente ad Acquanegra, era stato licenziato da Apam per altre questioni. Nel 2021, poi, è stato condannato a 11 anni di reclusione. L'uomo, infatti, avrebbe avvicinato due ragazzine che al tempo dei fatti avevano 16 e 17 anni e che salivano sul mezzo per andare a scuola prima con qualche complimento, poi con le ricariche del cellulare. Il 52enne le avrebbe, poi, convinte ad avere rapporti sessuali e, infine, ad averne con uomini anziani per guadagnare qualcosa in più. In cambio, lui avrebbe filmato la scena.

Come ha spiegato un 76enne durante un'udienza in Tribunale, il 52enne avrebbe usato quelle registrazioni per ricattare gli uomini che venivano immortalati insieme a una delle due ragazze minorenni. A lui avrebbe chiesto 100mila euro.

"L'amica" del 52enne a processo

Come riportato da La Gazzetta di Mantova, ora a processo c'è una donna di 38 anni dell'Alto Mantovano accusata di induzione alla prostituzione minorile e di tentata estorsione in concorso dalla pm Lucia Lombardo. Indicata dalle ragazzine come "amica" del 52enne, e difesa dall'avvocata Giada Di Stasio, avrebbe accompagnato una delle due all'incontro proprio con il 76enne e in un'altra occasione ancora sarebbe stata lei a filmare il rapporto sessuale.

"Mi aveva detto che era una amica che aveva tirato fuori dai casini e che quindi doveva sdebitarsi", ha raccontato la ragazzina, parte offesa a processo: "Mi avevano fatto una carta d’identità falsa, in cui risultavo maggiorenne". Nel caso del 76enne a cui erano stati chiesti 100mila euro, secondo l'accusa sarebbe stata la 38enne a contattare l'anziano e a fargli credere di aver ricevuto una lettera anonima con minacce di rivelare tutto se non avesse pagato.

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