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Aumentano le aggressioni negli ospedali lombardi, al Policlinico di Milano 150 casi in più in un anno

Il monitoraggio dell’Agenzia di controllo del sistema socio-sanitario lombardo ha rilevato un aumento del 17 per cento di aggressioni nel 2024 rispetto al 2023 nelle strutture sanitarie ospedaliere. In totale, i casi sono stati oltre 10mila.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
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Sono cresciuti del 17 per cento i casi di violenza che sono stati registrati negli ospedali nel 2024 rispetto al 2023. È quanto emerge dalla richiesta di accesso agli atti fatta dalla consigliera regionale del Pd Carmela Rozza all'Agenzia di controllo del sistema socio-sanitario lombardo. Si tratta di un dato che comprende non solo i casi di aggressioni fisiche ai danni del personale sanitario, ma anche e, in termini statistici (tre casi su quattro), soprattutto di quelle verbali come insulti e minacce. A partire dal 2024, poi, vengono analizzati anche i numeri registrati negli ospedali pubblici, nelle Rsa e negli studi medici di base. Il numero totale è di oltre 10mila aggressioni in un anno in tutta la Lombardia.

Come riportato da La Repubblica, a registrare l'incremento più importante è il pronto soccorso del Policlinico di Milano. L'anno scorso sono state registrate 150 aggressioni in più rispetto al precedente: in tutto 234, alle quali vanno aggiunte quelle che si sono verificate nei vari reparti (diminuiti di 132 unità) arrivando così a quasi un caso al giorno. Restando ancora nei pronto soccorso, sono aumentati di 25 i casi registrati dall'Asst Santi Paolo e Carlo (calati di otto nei reparti) e di 15 al Fatebenefratelli-Sacco (oltre ai 34 in più tra corridoi, sale d’attesa, hall e accettazione).

Per quanto riguarda i reparti, l'incremento maggiore è quello registrato dall'Asst Rohodense, che comprende gli ospedali di Rho e Garbagnate: 239 casi registrati nel 2024, ovvero 134 in più del 2023. Da segnalare anche le 198 aggressioni registrate dall'Asst Ovest Milanese (ospedali di Legnano, Magenta, Abbiategrasso e Cuggiono) nelle aree comuni, quindi sale d'attesa, uffici accettazione e corridoi (nel 2023 erano solo due).

Particolare è il caso del Niguarda. Più di due anni fa la struttura sanitaria del nord di Milano ha introdotto la figura del caring nurse, ovvero un infermiere che si occupa della comunicazione tra pazienti e parenti. Questo potrebbe aver contribuito al fatto che nel 2024 ci siano state nel pronto soccorso solo due aggressioni in più rispetto al 2023, otto nelle degenze e 13 nelle aree comuni.

Il monitoraggio è stato redatto in base alle risposte fornite dalle varie strutture a un questionario fornito dall'Agenzia di controllo del sistema socio-sanitario lombardo. La motivazione dell'incremento dei numeri sarebbe da ricercare anche sulla crescente sensibilità sul tema delle aggressioni al personale sanitario, che sempre più spesso cerca una tutela nella denuncia alle autorità.

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