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Aumentano gli incidenti causati dai pavé a Milano, l’esperto: “La pavimentazione non è adatta. Non è colpa dei guidatori”

I pavé – la pavimentazione ottocentesca che adorna le vie del centro cittadino a Milano – negli ultimi mesi, sta causando sempre più incidenti ai guidatori. Il professore Maurizio Crispino, docente del Politecnico, ha sottolineato come sia giunto il momento di adottare misure estreme: interventi di manutenzione molto costosi ma in grado di garantire sicurezza o rimozione della pavimentazione.
A cura di Carlo Coi
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Immagine di repertorio
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Negli ultimi giorni, a Milano, – a causa dei numerosi incidenti a cui sono andati incontro i guidatori – tiene banco la questione pavé. Si tratta della pavimentazione ottocentesca presente principalmente nelle vie del centro. Secondo quanto raccontato a Fanpage.it da Maurizio Crispino – docente di costruzione di strade, ferrovie e aeroporti del Politecnico – i masselli non sono più in grado di garantire sicurezza alla viabilità stradale: "Bisogna prendere decisioni tragiche, forse bisognerebbe imporre limiti di velocità. Però, non diamo la colpa ai conducenti, non decidono loro le condizioni".

L'ultimo incidente è avvenuto il 23 ottobre

L‘ultimo incidente in ordine cronologico è avvenuto il 23 ottobre scorso e va a coronare una serie di episodi spiacevoli che si sono susseguiti negli ultimi mesi.

Un 39enne stava percorrendo con la sua auto via Meravigli, in pieno centro a Milano, quando dopo aver sentito un forte botto, ha deciso di arrestare la corsa per capire cosa fosse successo. Sceso dall'auto ha notato come il veicolo fosse stato danneggiato da un massello di pavé che si era staccato dalla pavimentazione stradale.

Giunti sul posto, gli agenti della Polizia locale hanno accusato il guidatore di aver violato il comma 2 dell'articolo 141 del Codice della strada. È stato quindi ritenuto responsabile di non aver evitato l'ostacolo presente sulla corsia.

Tuttavia, alcune persone presenti sul luogo dell'incidente, hanno preso le difese del 39enne raccontando come al momento del suo passaggio in auto non ci fosse alcun elemento di ingombro lungo la strada.

Sempre nella stessa via, ma il 12 ottobre scorso, l'auto di un tassista con a bordo un cliente si è ribaltata a causa di un lastrone che si era sollevato. Nessuno dei due ha riportato ferite.

L'esigenza storica di conservare i pavé non coincide con la regolarità della manutenzione

È giusto interrogarsi tanto sullo stato di manutenzione dei pavé quanto se questi possano ancora considerarsi una pavimentazione sicura per l'enorme circolazione di mezzi a cui è sottoposta la città di Milano.

Il professore Maurizio Crispino – docente di costruzione di strade, ferrovie e aeroporti del Politecnico – ha sottolineato a Fanpage.it: "In questo stato manutentivo direi proprio che non garantiscono l’adeguata circolazione del traffico cittadino. Osserviamo un conflitto tra l’esigenza estetica e la capacità tecnico-economica di garantire la regolarità di questa pavimentazione. Si vogliono conservare i pavé per questioni storiche però non sono curati nel modo giusto perché richiedono costi importanti".

Le cause del malfunzionamento dei pavé

Le cause che compromettono il giusto funzionamento dei pavé sono multiple, secondo Crispino: "C’è una concomitanza di questioni. Sottolineo che le sigillature non sono efficaci, saltano via, soprattutto a causa della molta acqua che entra nelle pavimentazioni. Un secondo motivo è il traffico dei mezzi  pesanti che a Milano è molto intenso. Per non parlare dei pavé che sono in prossimità di tranvie: i masselli tendono a muoversi verso il basso e verso l’alto, creando situazioni di enorme pericolo".

Una situazione che meriterebbe un controllo attento da parte del Comune che dovrebbe adottare una serie di interventi che dovrebbero stabilizzare la pavimentazione.
"I masselli poggiano sulla terra e quindi strutturalmente sono pavimentazioni deboli. Bisognerebbe tirare su tutto, fare delle fondazioni di altro tipo, molto più robuste utilizzando cemento e calcestruzzo. Tuttavia, sono interventi molto costosi che non sono stati messi in agenda", sottolinea il professore.

Il problema interessa anche la "mobilità dolce"

La pericolosità causata dai pavé nel centro cittadino non interessa solo i mezzi pesanti, ma è un aspetto che mette in difficoltà anche la "mobilità dolce" – rappresentata dai monopattini, le biciclette e i percorsi pedonali -.

"Viviamo ogni giorno un'anomalia. Se da un lato si sta spingendo verso una "mobilità dolce" con i monopattini e le biciclette che sono messi a disposizione dal Comune, bisognerebbe comprendere come questi mezzi hanno bisogno di pavimentazione in ottimo stato. È una contraddizione tra buche, masselli, le strade sono in condizioni disastrose, non adatte alla circolazione dei mezzi leggeri. Persino il pedone deve guardare bene dove mette i piedi".  Crispino conclude affermando:"Bisogna prendere decisioni tragiche, forse bisognerebbe imporre limiti di velocità. Però, non diamo la colpa ai conducenti, non decidono loro le condizioni".

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