Audio e video contro il maestro di religione accusato di aver violentato alcuni bimbi: come è stato incastrato
Il maestro di religione, accusato di aver violentato diversi bambini di un asilo di Milano, è stato arrestato grazie ad alcuni video e audio. Quelle terribili immagini hanno permesso di scoprire cosa hanno subito i piccoli allievi. Abusi, sopportati da bimbi di appena quattro e cinque anni, che non è chiaro da quanto tempo andavano avanti. Quei girati di poco più di un'ora hanno portato all'arresto del 35enne che, interrogato dalla giudice per le indagini preliminari Lorenza Pasquinelli, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Le indagini scattate dopo le frasi di una bimba di 4 anni
Sul caso indagano le magistrate Letizia Mannella e Rosaria Stagnaro. Il teatro degli orrori è un asilo comunale che si trova alla periferia nord del capoluogo meneghino. La prima a dare l'allarme è stata una collega del 35enne. L'insegnante aveva raccolto alcune frasi pronunciate da una bimba di appena quattro anni. Parole raccapriccianti che l'hanno spinta a raccontare tutto alle forze dell'ordine.
Il Nucleo tutela donne e minori della Polizia locale si è messo subito a lavoro e, per prima cosa, ha installato alcune telecamere in una delle classi dell'insegnante. Dai video e dagli audio sarebbero emersi atteggiamenti inequivocabili da parte del maestro.
Gli audio e video che hanno incastrato il maestro di religione
Le telecamere avrebbero ripreso palpeggiamenti, mani nelle parti intime e pantaloncini abbassati. Gli investigatori erano intenzionati a installare le microspie anche in un'altra classe, ma non è stato necessario. Gli abusi che sono stati ripresi, infatti, sarebbero avvenuti già durante la prima ora e tutti nei confronti di tre bambine. E questo è bastato a far scattare le manette e a portare il 35enne in carcere a San Vittore. Come riferito a Fanpage.it, le vittime potrebbero essere di più.
Nel frattempo continuano le indagini sul suo passato: a novembre 2021 era stato mandato via da un'altra scuola materna. Come riportato dal quotidiano La Repubblica, sembrerebbe che non il 35enne era stato accusato di non aver rispettato le norme anti Covid e di aver avuto atteggiamenti anomali nei confronti dei bambini.