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Attivisti di Ultima Generazione condannati per l’azione al Museo del 900: “Potevano protestare in un altro modo”

Tre attivisti di Ultima Generazione sono stati condannati per aver violato il foglio di via del Comune di Milano per il blitz al Museo del Novecento nel luglio 2022. Per la giudice, avrebbero potuto protestare in altro modo senza violare la disposizione del questore.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto da Instagram - Ultima Generazione
Foto da Instagram – Ultima Generazione

A luglio del 2022 cinque attivisti di Ultima Generazione si sono incollati le mani al basamento di una statua di Umberto Boccioni, Forme uniche della continuità nello spazio, esposta al Museo del Novecento di Milano. Per quella azione, sono stati tutti assolti dall'accusa di danneggiamento, ma tre di loro sono stati condannati a 1 e 2 mesi, con pena sospesa, per aver violato un foglio di via del Comune di Milano. Secondo la giudice Daniela Clemente, infatti, "avrebbero potuto veicolare i propri messaggi a tutela dell'ambiente" senza commettere alcun reato e con altre modalità.

Durante il processo, sia l'accusa che l'avvocato difensore Gilberto Pagani avevano chiesto l'assoluzione da tutti i capi d'accusa. In particolare, il legale rappresentante degli attivisti aveva chiesto durante la sua arringa che gli venisse riconosciuto lo stato di necessità per via dell'emergenza climatica.

Questa condizione, però, per la giudice Clemente "non sussiste". Nelle pagine di motivazioni della sentenza viene affermato che gli attivisti quando hanno compiuto l'azione dimostrativa "non erano gravati da un qualche obbligo giuridico volto alla tutela indifferenziata della collettività" e che comunque non avevano il diritto di "propagandare il proprio messaggio di protesta in qualunque forma e modalità in spregio al divieto a loro imposto dal questore".

In poche parole, la tutela dell'ambiente, scrive la giudice, "non comporta la nascita di alcun dovere giuridico gravante sul cittadino comune" e per questo motivo i tre avrebbero dovuto attenersi alle disposizioni previste sul foglio di via. Questa condanna, inoltre, non lederebbe il diritto di manifestare degli attivisti, in quanto avrebbero potuto farlo "con le svariate modalità e forme" che la legge consente".

Infine, i cinque attivisti sono stati tutti assolti dall'accusa di danneggiamento. Durante la loro manifestazione si sono incollati al basamento della statua, ma "non hanno deturpato o deteriorato in qualche modo l'opera di Boccioni".

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