Attilio Fontana ha chiesto al Governo Draghi lo stato di emergenza per il maltempo in Lombardia
Il presidente di Regione Lombardia ha chiesto al Consiglio dei Ministri e al Capo Dipartimento della Protezione civile lo stato di emergenza di rilievo nazionale per il maltempo che ha colpito la regione dallo scorso 4 luglio a oggi. Nella lettera inviata a Roma, Attilio Fontana ha scritto che in territorio lombardo "si sono verificati eventi meteorologici avversi di significativa intensità che hanno causato dissesti e danni intensi".
La Lombardia ha chiesto lo stato d'emergenza per il maltempo
Nella fattispecie, le province più colpite sono quelle di Brescia, Pavia, Lodi e Cremona. Fontana ha quindi chiesto che per contenere gli effetti di quanto successo, "sono state messe in atto misure rilevanti, sia in termini economici che di impegno del Volontariato di Protezione civile per la rimozione del materiale" che ha occupato i centri urbani, compresi edifici pubblici e privati. Il governatore Fontana ha poi offerto esempi nel dettaglio parlando della notte "tra il 27 e 28 luglio quando il maltempo ha provocato l'interruzione di importanti arterie di comunicazione, tra cui la Strada Statale 42, la linea ferroviaria Brescia-Edolo, la viabilità provinciale, nonché varie strade comunali". In questa zona, durante questi eventi, a Niardo e a Braone sono state evacuate rispettivamente 260 e 25 persone. Citati poi anche il Pavese, il Lodigiano e il Cremonese, tutti territori violentemente colpiti dal maltempo. Fontana ha poi concluso la lettera scrivendo che "una relazione tecnica dettagliata relativa agli eventi occorsi e alla prima quantificazione dei danni rilevati sarà inviata non appena terminata la fase di ricognizione, ancora in corso".