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Attese troppo lunghe in Pronto Soccorso, a Milano un paziente su dieci se ne va prima della visita

Un paziente su dieci lascia il Pronto soccorso ancora prima di essere visitato dal personale sanitario, secondo l’ultimo report condotto dall’Ats per conto di Regione Lombardia: colpa delle attese troppo lunghe in sala d’aspetto.
A cura di Francesca Del Boca
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Un paziente su dieci lascia il Pronto soccorso ancora prima di essere visitato dal personale sanitario. Lo dice l'ultima analisi condotta dall’Ats per conto di Regione Lombardia, che fotografa il fenomeno negli ospedali del Milanese nei primi cinque mesi del 2023. Si calcola che nel 30 per cento delle strutture sanitarie almeno un paziente su dieci se ne è andato prima della visita di cui aveva bisogno.

Un dato che, negli ultimi cinque anni, è decisamente peggiorato. E che segna il record in negativo all’ospedale Fatebenefratelli-Oftalmico, con il 21 per cento di pazienti che hanno abbandonato la sala d'aspetto; seguono Policlinico San Donato (14 per cento), San Carlo (13 per cento), San Paolo e Istituto clinico Città Studi (11 per cento). Fermi all'1 per cento, al contrario, i tre privati accreditati San Giuseppe, Istituto Galeazzi Sant’Ambrogio e Multimedica.

La motivazione? Solo una: le attese troppo lunghe in sala d'aspetto dopo il triage, ovvero il sistema utilizzato per selezionare i soggetti coinvolti in infortuni secondo classi di emergenza crescenti,. I casi, senza dubbio, rientrano all'interno dei codici verdi o bianchi (e dunque dei pazienti non urgenti), una percentuale che a seconda degli ospedali varia dal 59 a 98 per cento. Ma spesso, come ricorda lo stesso report, giunge in codice verde proprio la maggior parte dei pazienti che vengono poi ricoverati. Pazienti che, in generale, non hanno evidentemente trovato altre risposte adeguate negli altri servizi di base del sistema sanitario nazionale, e che si sono così trovati costretti a rivolgersi direttamente al Pronto soccorso cittadino più vicino.

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