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Attentati, omicidi e traffico internazionale di armi e stupefacenti: arrestato un altro terrorista a Milano

Questa mattina la polizia, coordinata della sezione distrettuale antiterrorismo, ha arrestato un uomo di nazionalità turca accusato di omicidio, traffico di armi e stupefacenti, sospettato di far parte di una banda armata transnazionale operante con modalità terroristiche.
A cura di Giulia Ghirardi
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Questa mattina, venerdì 7 marzo, la polizia, coordinata della procura di Milano (Sezione distrettuale antiterrorismo), ha arrestato un uomo di nazionalità turca accusato di omicidio, traffico di armi e sospettato di far parte di un’associazione transnazionale dedita a una serie di reati nonché di una banda armata operante con modalità terroristiche. Secondo gli inquirenti, il 37enne turco al quale è stata notificata l'ordinanza in carcere sarebbe stato il mandante dell'omicidio di Berlino, insieme a Boyun, il 39enne arrestato a Viterbo il 22 maggio dell'anno scorsoconsiderato capo di un clan di mafia curda, e implicato in vari attentati in Europa.

Secondo le prime ricostruzioni, all'uomo, 37enne, già detenuto, è stata notificata dalla Polizia di Stato un'ordinanza di misura cautelare emessa dal gip di Milano per l'ipotesi di omicidio e traffico di armi. L'uomo era stato arrestato in un'indagine della Sisco di Milano, della Squadra Mobile di Como e dal Servizio Centrale Operativo di Roma che aveva portato, lo scorso 22 maggio, all'arresto di venti persone di nazionalità turca, tra cui il capo dell'organizzazione attualmente detenuto al regime speciale del 41-bis nel corso di una vasta operazione di polizia che, oltre all'Italia, aveva visto coinvolte la Svizzera, la Bosnia e l'Olanda.

Secondo le indagini svolte al tempo e coordinate dalla Procura, sembrava che il capo dell’organizzazione criminale, dal luogo degli arresti domiciliari dove si trovava per essere stato arrestato per detenzione e porto di arma comune da sparo, continuava a dirigere e coordinare dall’Italia il vasto sodalizio criminale gestendo un traffico di sostanza stupefacente e di armi nonché il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ordinando la commissione di reati con modalità terroristiche in Turchia, tra cui un attentato, sventato grazie alla collaborazione tramite l'Interpol con la polizia turca del Kom, a una fabbrica di alluminio tra il 19 e 20 marzo scorso, e in Europa, in particolare, a Berlino, con l’omicidio di un cittadino turco avvenuto il 10 marzo scorso.

Le successive investigazioni avevano consentito di raccogliere importanti elementi a carico dell’arrestato nei cui confronti è stata contestata l’accusa di essere mandante dell’omicidio, insieme al capo dell’organizzazione. Nei confronti dell’arrestato sono stati raccolti ulteriori elementi relativi al suo coinvolgimento in materia di armi. In particolare, è emerso come quest’ultimo sia da ritenere un componente di un gruppo di “fuoco” al servizio del capo dell’organizzazione con un ruolo nella compravendita di armi e munizioni soprattutto di pistole del tipo Glock utilizzate da diversi esponenti della banda criminale.

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