Attacco hacker alla catena di elettronica Mediaworld, disagi anche a Milano: chiesto un riscatto
La catena di negozi di elettronica Mediaworld è stata colpita da un attacco hacker. La notizia arriva dall'Olanda ed è stata data dalla piattaforma olandese RTL Nieuws. Oltre tremila i server della società che sarebbero stati colpiti da un attacco di tipo ransomware, ossia un virus che blocca gli accessi ai sistemi informatici e li sblocca solo dopo il pagamento di un riscatto. Anche alcuni negozi milanesi della catena di elettronica starebbero subendo conseguenze a causa dell'attacco: i negozi sono aperti, ma l'impossibilità di utilizzare alcuni sistemi in rete comporta disagi e ritardi per alcuni dei servizi offerti. "In questo momento vi sono dei problemi nel sistema e non siamo in grado di rispondere alla vostra chiamata", recitano i centralini dei punti vendita in viale Certosa e in piazzale Lodi, contattati da Fanpage.it.
I "pirati" informatici avrebbero chiesto un riscatto di 50 milioni di euro
Stando a quanto riportato da diverse testate del settore, la richiesta di riscatto da parte dei "Pirati informatici" al gruppo MediaMarkt, la società che controlla Mediaworld, si aggirerebbe sui 50 milioni di euro. Il gruppo ha subito comunicato ai dipendenti come comportarsi per bloccare la propagazione del ransomware: sostanzialmente disconnettersi dalla rete e dai server e lavorare solo "offline". Ma questo, come scritto dal "Corriere della sera", almeno in alcuni punti vendita di Milano sta comportando code e disagi ai clienti.
L'attacco degli hacker sarebbe iniziato tra il 7 e l'8 novembre e arriva pochi giorni prima del "Black friday", la giornata di forti sconti sbarcata dagli Usa all'Italia ormai da anni. Attacchi hacker come questo a MediaWorld si stanno moltiplicando nell'ultimo periodo: anche la Siae (Società italiana autori ed editori) e l'azienda di patatine San Carlo erano state recentemente prese di mira.