Atalanta-Real Madrid, l’Ats di Bergamo ai tifosi: “Guardatela a casa, non andate fuori dallo stadio”
In vista della speciale partita di stasera, valida per l'andata degli ottavi di Champions League tra Atalanta e Real Madrid, in casa della Dea, il direttore generale dell'Ats di Bergamo Massimo Giupponi ha rivolto un caloroso invito ai tifosi atalantini per evitare che intorno allo stadio si formino pericolosi assembramenti, come successo invece fuori da San Siro in occasione del derby di domenica scorsa tra Milan e Inter.
L'Ats di Bergamo ai tifosi: Non andate fuori dallo stadio
In una lettera, Gipponi ha scritto: "Cari tifosi Atalantini, la giornata storica che stiamo per vivere sportivamente parlando, che vede la nostra Atalanta incontrare l’icona del calcio Real Madrid, è un’occasione di orgoglio, gioia e partecipazione sportiva che ci ricorderemo sempre". Il sostegno, però, dovrà essere offerto col pensiero, "e col calore che loro meritano e noi sappiamo regalare, ma con la prudenza che il momento storico ci richiede – ha aggiunto Giupponi -, evitando assolutamente la presenza fisica allo stadio e nelle sue vicinanze". Il dg dell'Ats ha ricordato a tutti di tenere "ben presente il pericolo di contagio di quel virus che stiamo combattendo con tutte le nostre forze e capacità".
Il dg Giupponi: Restate a casa, evitiamo abbracci
Poi, Giupponi ha ribadito le linee guida per trascorrere una serata in sicurezza: "Viviamo la grande e storica partita con la prudenza e la cautela che il momento e le misure sanitarie di prevenzione richiedono, evitando incontri, abbracci, cori ed assembramenti", promettendo che "verrà di nuovo il momento di vivere questi atteggiamenti nella massima libertà, e sicuramente noi saremo lì, ma occorre avere ancora pazienza". Infine, il direttore generale dell'Ats di Bergamo ha chiosato scrivendo, certo, che "il popolo dei tifosi bergamaschi ancora una volta saprà dare la sua vicinanza alla Dea dimostrando il suo affetto ed il rispetto del prossimo: pur se a casa davanti alla tv, ci sentiremo perfettamente parte di un piccolo pezzo di storia calcistica di Bergamo, da raccontare ai nipoti…".