Astrofisico torna in Italia dopo 10 anni di ricerca all’estero: “Voglio crescere qui i miei figli”
Dopo dieci anni di ricerca all'estero, ha vinto un bando da un milione e mezzo di euro per un progetto sulla Via Lattea. E l'astrofisico comasco Mattia Sormani, 35 anni, ha deciso di trasferire il super finanziamento dall'ateneo tedesco di Heidelberg all'Università dell'Insubria lombarda.
Torna a casa il "cervello in fuga" che anni fa, dopo la laurea all'Università di Pisa e alla Scuola Normale (e un dottorato a Oxford in Astrofisica teorica), ha lavorato all'estero tra l'ateneo tedesco di Heidelberg, dove si trovava quando ha partecipato al bando, e l'Università britannica del Surrey. E torna proprio a due passi dalla sua Sormano, il paese natale del 35enne nato e cresciuto tra i due rami del lago di Como.
"Rientrare in Italia è per me un'importante occasione per contribuire alla crescita scientifica e culturale del Paese che mi ha cresciuto e in cui sento di avere le mie radici, e che mi ha permesso di studiare fisica ai massimi livelli senza preoccupazioni economiche", le parole dell'astrofisico, vincitore del bando Starting Grant promosso dall'European Research Council per studiare il trasporto di materia verso il centro della Via Lattea e l'alimentazione dei buchi neri.
"L'esperienza all'estero mi ha permesso di acquisire competenze che ora vorrei riportare nel mio territorio di origine per dare un impulso di innovazione", sempre le parole di Mattia Sormani. "E, con lo stesso spirito, vorrei crescere qui i miei figli, investendo anche in questo modo sul futuro di questo Paese".