Assolto in appello l’ex sindaco di Lodi Simone Uggetti: era stato arrestato per il “caso piscine”
Con un pianto liberatorio Simone Uggetti, ex sindaco di Lodi, ha accolto la sentenza di assoluzione pronunciata nei suo confronti dalla Corte d'appello di Milano. I giudici milanesi hanno assolto il politico del Pd con formula piena, "perché il fatto non sussiste", nel cosiddetto "caso piscine" per cui Uggetti era stato arrestato nel maggio del 2016 con l'accusa di turbativa d'asta e e si era fatto un mese tra carcere di San Vittore e domiciliari, fino alla scarcerazione nel giugno del 2016.
Uggetti aveva sempre detto di aver agito "per il bene della città"
Uggetti, che aveva sempre dichiarato di aver agito "per il bene della città", in primo grado a novembre del 2018 era stato condannato dal tribunale di Lodi a dieci mesi di reclusione. "Ritengo di aver subìto un torto e un’ingiustizia", aveva detto l'ex sindaco in quell'occasione annunciando di voler presentare appello. E la Corte d'Appello di Milano ha ritenuto infondate le accuse formulate nei suoi confronti dal pubblico ministero Laura Siani e relative a presunte irregolarità negli appalti per la gestione di due piscine scoperte nella cittadina lombarda.
La gioia di Uggetti: È la fine di un incubo
"È la fine di un incubo durato 5 anni, ringrazio la mia famiglia e i miei avvocati Adriano Raffaelli e Pietro Gabriele Roveda". Questo il commento commosso dell'ex primo cittadino di Lodi dopo aver ascoltato la sentenza dei giudici, che ha poi aggiunto: "È stato un percorso che non auguro nemmeno al peggiore dei miei nemici".
L'arresto e l'incarcerazione di Uggetti avevano destato molte polemiche
Uggetti era stato arrestato il 3 maggio del 2016 dalla guardia di finanza mentre si recava in Comune. Il suo arresto aveva destato molto clamore anche per via della sua vicinanza politica a Lorenzo Guerini, all'epoca braccio destro dell'allora presidente del Consiglio Matteo Renzi e oggi ministro della Difesa nel governo Draghi. Ulteriori polemiche erano sorte per via della decisione del giudice per le indagini preliminari di mandare Uggetti in carcere, un provvedimento giudicato da molti esagerato. L'ex sindaco era rimasto a San Vittore per dieci giorni, prima di finire ai domiciliari e successivamente essere rimesso in libertà. Oggi, a oltre cinque anni dal suo arresto che lo aveva portato ad autosospendersi dal Pd e a dimettersi da sindaco, è arrivata la sentenza che finalmente gli dà ragione.