È stato assolto il giovane accusato di aver violentato una ragazza in Pronto soccorso a Vizzolo Predabissi

È stato assolto con formula piena il magazziniere di 28 anni accusato di violenza sessuale e lesioni nei confronti di una 22enne ricoverata in ospedale "perché il fatto non sussiste". Per lui la Procura di Lodi aveva chiesto sette anni e sei mesi di reclusione, ritenendo solide le prove raccolte dagli inquirenti. La sentenza del tribunale di Lodi ha dichiarato quindi anche la perdita di efficacia delle misure cautelari nei confronti dell'imputato, uscito dall'aula visibilmente commosso. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni.
La vicenda era avvenuta tra le corsie del Pronto soccorso dell’ospedale di Vizzolo Predabissi (Lodi) nella notte tra il 27 e il 28 maggio 2024, dove i due giovani si trovavano in attesa di essere visitati e dove, secondo il racconto della ragazza, sarebbe avvenuto lo stupro. Poche ore dopo, a seguito della denuncia di violenza sessuale, la 22enne si era suicidata lanciandosi dal quarto piano del reparto di Ginecologia.
Il 28enne, incensurato, che quella sera era stato portato al Pronto soccorso dopo una serata a base di alcol con gli amici, era stato fermato con l'accusa di violenza sessuale e lesioni aggravate. La 22enne, giunta al nosocomio a a seguito di una lite domestica con il padre per un eventuale presa in carico dei servizi sociali, aveva infatti raccontato agli infermieri di essere stata condotta con la forza in un luogo appartato, ed essere stata costretta a subire violenza sdraiata su una barella dell'ambulatorio. Mentre il magazziniere, al contrario, aveva sempre sostenuto si fosse trattato di un rapporto sessuale consenziente. Oggi, è arriva l'assoluzione.