Assembramenti festa scudetto dell’Inter, il prefetto: “Chiudere la piazza sarebbe stato peggio”
"Chiudere piazza Duomo, avrebbe creato più assembramenti". Il prefetto di Milano interviene sugli assembramenti ieri in centro a Milano dove 30mila tifosi si sono dati appuntamento per festeggiare il 19esimo scudetto dell'Inter. Tante le polemiche scoppiate nelle ore successive soprattutto nei confronti di chi, come prefetto e sindaco, avrebbero potuto prendere decisioni diverse. Nel dettaglio entra il prefetto Renato Saccone: "Quando il popolo dei tifosi, in modo assolutamente spontaneo e non organizzato, scende in strada per festeggiare lo scudetto atteso da anni, bisogna necessariamente coniugare le ragioni della prevenzione del contagio con la gestione dell'ordine pubblico e con la tutela della incolumità delle persone. Abbiamo valutato che chiudere piazza Duomo, spazio urbano ampio e con numerose vie di esodo, sarebbe stato inevitabilmente occasione di ancora più densi e rischiosi assembramenti, sotto ogni profilo".
Secondo Saccone non ha senso transennare una città, così come "di fronte a 30mila tifosi esultanti non si posso usare idranti". L'obiettivo del prefetto è quello di lavorare "per evitare incidenti di qualsiasi natura, che non ci sono stati, per ridurre nei tempi le manifestazioni di festa – con il rispetto del coprifuoco – per salvaguardare le tante attività commerciali e della ristorazione e il diffuso passeggio domenicale di un pomeriggio primaverile in zona gialla, così come è stato".
Si è deciso, dunque, di non creare disagi per quanto riguarda l'ordine pubblico. Così poi il prefetto conclude: "Con questo approccio, sono stati previsti e approntati servizi mirati e flessibili, con la consapevolezza che la gestione dell'ordine pubblico è un delicato equilibrio tra interessi non sempre collimanti, i cui risultati positivi non sono facilmente visibili perché consistono spesso in ciò che non accade". Le parole di Saccone sono state poi riprese e postate sulla pagine Facebook dal sindaco di Milano Giuseppe Sala per rispondere così alle parole dell'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini che aveva puntato il dito contro il primo cittadino milanese: "Sala non poteva far entrare 20.00 tifosi in uno stadio che ne contiene 80.000?". Per Sala la risposta è "no". Perché "prima di tutto gli stadi sono chiusi. E poi, come entrano ed escono 20mila tifosi senza assembrarsi?".