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Asm Pavia, scuola elementare sotto sequestro per appalto truccato: “Gliel’abbiamo fatto vincere noi”

La Procura di Pavia ha posto sotto sequestro la scuola elementare di San Genesio e Uniti. I lavori di quell’edificio sarebbero stati assegnati attraverso un appalto truccato e non avrebbero rispettato le misure di sicurezza.
A cura di Enrico Spaccini
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La scuola elementare di San Genesio e Uniti è stata posta sotto sequestro dalla Procura di Pavia. Secondo quanto ricostruito dalle indagini condotte dai pm Chiara Giuiusa, Alberto Palermo e Andrea Zanoncelli, coordinati dal procuratore Fabio Napoleone, quell'edificio ha subito interventi di adeguamento sismico e ampliamento che sono stato eseguiti senza rispetto per le regole. L'appalto per quei lavori sarebbe stato fatto vincere a un'azienda che, rimasta a corto di pannelli ignifughi, ha realizzato i tramezzi "perlopiù con pannelli ordinari in cartongesso".

L'avviso di sequestro preventivo della scuola primaria di San Genesio e Uniti (foto da Facebook)
L'avviso di sequestro preventivo della scuola primaria di San Genesio e Uniti (foto da Facebook)

Questo che riguarda la scuola primaria di un piccolo comune pavese è solo uno degli appalti irregolari emersi nell'inchiesta ‘Clean' che ha portato all'iscrizione di 16 nomi nel registro degli indagati con le ipotesi di reato, a vario titolo, di indebita percezione di denaro pubblico e appalti irregolari. Inoltre, in quattro sono finiti agli arresti domiciliari: Manuel Elleboro e Giuseppe Maria Chirico, rispettivamente presidente e direttore generale della municipalizzata Asm Pavia, l'ingegnere Gianluca Di Bartolo e la responsabile dell’ufficio Tecnico Nausica Maria Donato.

Le condizioni della scuola primaria di San Genesio e Uniti e l'appalto "truccato"

Come riportato dal Corriere della Sera, delle condizioni della scuola elementare di San Genesio e Uniti se ne parlava all'interno dello studio di progettazione Civiling Lab, fondato e amministrato da Di Bartolo e di cui l'europarlamentare leghista Angelo Ciocca risulta socio (non è indagato): "Sono nervoso perché io penso che lì dentro ci sono dei bambini. Non è un edificio della sciura Maria di 90 anni che chi se ne fotte poi di quello che succede".

I lavori di adeguamento e ampliamento erano stati affidati alla ditta Majorino di Ribera (Agrigento): "Gliel'abbiamo fatta vincere noi", aveva detto durante una conversazione intercettata Di Bartolo. Tuttavia, l'opera si è dovuta fermare perché il costruttore Biagio Majorino afferma di non avere un "numero sufficiente di pannelli ignifughi per allestire sia i tramezzi che il controsoffitto". Da qui la decisione di usare quelli in cartongesso per i tramezzi che ha portato al sequestro dello stabile.

Il "sistema circolare" per il "finanziamento delle campagne elettorali"

Per la Procura di Pavia, gli indagati avevano messo in piedi un "sistema circolare" che portava danni alle aziende municipalizzate e agli enti locali. L'indagine è partita lo scorso febbraio proprio quando una soffiata parla di "operazioni volte a distrarre indebitamente somme di denaro a danno della società", la Asm.

Queste operazioni sottraevano soldi pubblici, arrivati anche con il Pnrr, che venivano poi impiegati "a vantaggio di individui attivi nel campo della politica". Soprattutto, sostiene l'accusa, per il "rifinanziamento delle campagne elettorali" che avevano come obiettivo il mantenimento delle "funzioni già occupate" così da poter "ribadire lo schema".

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