Arrestato un uomo per l’omicidio di Paolo Salvaggio, il narcotrafficante ucciso in strada a Buccinasco
Un italiano di 46 anni è stato arrestato per l'omicidio di Paolo Salvaggio, avvenuto a Buccinasco l’11 ottobre 2021 in pieno giorno. L’arrestato, pregiudicato per reati contro il patrimonio, è stato trovato e catturato in provincia di Catania, dove si era stabilito dopo il delitto.
L'uomo è stato arrestato dai Carabinieri del Comando provinciale di Milano per un'ordinanza chiesta dalla Direzione distrettuale antimafia al Tribunale di Milano. Le indagini erano state svolte dal Nucleo investigativo sotto la direzione della Dda di Milano.
Le indagini durate due anni dopo l'agguato in pieno giorno a Buccinasco
Salvaggio, esponente della criminalità milanese in rapporti con la cosca ‘ndranghetista dei Barbaro-Papalia e con il "clan dei catanesi" di Epaminonda, era stato ucciso in un agguato in strada, mentre era ai domiciliari. Era soprannominato "il mini killer" e "Dum Dum": a 15 anni era stato arrestato per la prima volta per una rapina, a 17 per un omicidio. Quando è stato freddato stava andando in bicicletta in via Della Costituzione a Buccinasco, alle porte di Milano.
Gli inquirenti hanno visto fin da subito nell'agguato al narcotrafficante una "vera e propria esecuzione". Raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco sparati da uno scooter con a bordo due persone, Salvaggio aveva ricevuto il colpo di grazia quando era già a terra gravemente ferito.
Successivamente uno dei killer aveva abbandonato in un campo a Sesto San Giovanni il motorino, uno Yamaha Xmax rubato, ed era fuggito. I carabinieri avevano perquisito otto case per cercare indizi nelle abitazioni delle persone che credevano coinvolte. A coordinare le indagini è stata la Direzione distrettuale antimafia della procura di Milano, che ha emesso il provvedimento di custodia cautelare.
L'uomo arrestato per l'omicidio di Paolo Salvaggio e l'esecuzione avvenuta per "vendetta personale"
Secondo quanto riporta il Corriere della sera, è Benedetto Marino l'uomo arrestato nelle scorse ore in provincia di Catania dai carabinieri della squadra Omicidi del Nucleo investigativo.
Marino sarebbe residente a Inveruno, nel Milanese ma si trovava in Sicilia al momento dell'arresto. Per le informazioni in possesso del Corriere, l'omicidio sarebbe nato per vendetta da dissidi maturati in carcere. Non ci sarebbe quindi alcun movente legato alla ‘ndrangheta né a faide tra esponenti della criminalità organizzata.
Salvaggio sarebbe stato ucciso per vendetta e con motivazioni strettamente personali. Le stesse modalità di esecuzione, di tutta evidenza e clamore, avevano portato gli inquirenti a dubitare che l'omicidio fosse maturato in ambiente mafioso.
Gli investigatori sarebbero giunti a scovare l'uomo arrestato grazie ai filmati delle telecamere della zona e dell'intera area sud ovest di Milano, che hanno permesso di seguire i killer nella traiettoria precedente e successiva all'agguato.
Secondo quanto riportato dal Corriere, Marino avrebbe avuto un ruolo nella fase logistica del delitto mentre continuano le indagini per trovare gli esecutori materiali del delitto.