Arrestato per aver investito e ucciso la 20enne Noemi Fiordilino, lui racconta: “Non ero io, mi hanno rubato l’auto”

Avrebbe investito la 20enne Noemi Fiordilino a Lurago Marinone (Como) mentre era alla guida della sua auto ubriaco e con una gamba ingessata, ma quando gli inquirenti lo hanno rintracciato e sono andati a bussare alla sua porta poche ore dopo il 32enne ha raccontato che l'auto gli era stata rubata e di non essere stato lui a travolgere la ragazza. I militari però non gli hanno creduto e l'uomo, che aveva un tasso alcolemico pari a quasi tre volte il massimo consentito, è stato arrestato e portato nel carcere Bassone di Como.
Tutto è successo nella notte tra venerdì 28 e sabato 29 marzo, quando attorno alle 2:00 Fiordilino e il suo fidanzato hanno accostato la loro auto per soccorrere un animale che poco prima avevano investito per sbaglio. Entrambi sono scesi dalla macchina ed è a quel punto che la ragazza è stata investita da un'auto che stava arrivando ad altissima velocità e che, dopo averla colpita, l'ha trascinata per diversi metri per poi darsi alla fuga.
La ragazza è stata portata in gravissime condizioni al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Anna di Como, ma è morta poco dopo l'arrivo. Nonostante la fuga, il pirata della strada aveva lasciato sul posto la targa anteriore della sua auto, persa probabilmente durante l'impatto. Per gli investigatori non è stato quindi difficile rintracciare il proprietario: il 32enne Vincenzo Crudo. I Carabinieri della compagnia di Cantù sono andati a bussare alla sua casa di Fenegrò, dove abita insieme ai genitori, ma lui ha raccontato ai militari che la sua Volkswagen Golf gli era stata rubatala sera prima.
L'auto però è stata ritrovata in paese ed è stata sequestrata, mentre Crudo è stato portato in carcere. Sottoposto all'alcol test, l'uomo aveva un tasso di alcol nel sangue di 1,49 milligrammi per litro, pari a circa tre volte il limite massimo consentito. Nel frattempo gli investigatori hanno acquisito anche i video delle telecamere di sorveglianza della zona per provare a capire chi fosse alla guida dell'auto. L'inchiesta è coordinata dalla sostituta procuratrice di Como, Giulia Ometto, che nelle prossime ore interrogherà l'uomo, indagato per omicidio stradale, omissione di soccorso e simulazione di reato per essersi inventato il furto dell'auto.